Let's Weed: la start-up italiana che mette in contatto pazienti e medici che prescrivono cannabis

Let's Weed: la start-up italiana che mette in contatto pazienti e medici che prescrivono cannabis

lets-weed-01-638x425Una delle maggiori difficoltà che ancora oggi incontrano i pazienti nel reperire medicinali a base di cannabis è quella di trovare un medico che faccia loro la prescrizione necessaria. Per tentare di dare una mano a risolvere questo problema e normalizzare la situazione rispetto all'utilizzo terpaeutico della cannabis è nata Let's weed, prima start-up italiana dedicata alla cannabis terapeutica ideata da due 30enne leccesi, Antonio Pierri e Stefano Rosato, un ingegnere ed un analista-programmatore.

Per ora è possibile solamente registrarsi tramite email per essere informati sul lancio del servizio che consentirà a pazienti e medici di mettersi in contatto, fornendo peraltro una mappa delle farmacie galeniche che effettuano preparati e medicinali a base di cannabis oltre ai Cannabis Social Club che sorgeranno sul territorio italiano.

"La nostra mappa interattiva renderà più facile la ricerca dei medici e dei Cannabis Social Club italiani e ne geolocalizzerà i servizi offerti. La piattaforma è pensata per offrire supporto a 360° a chi fa uso di Cannabis per fini terapeutici ed è completamente gratuita. La scintilla per la creazione di questo progetto è nata dopo aver visto una puntata del programma Le Iene sull'utilizzo di cannabis a scopo terapeutico", ci ha raccontato Antonio spiegando che: "Da lì abbiamo avuto modo di capire le potenzialità terapeutiche della cannabis in diverse patologie e abbiamo iniziato a fare un po' di ricerche. Ci siamo accorti che esiste un mondo di pazienti che cerca farmaci a base di cannabis per potersi curare".

Il sito infatti permette ai medici di registrarsi per poi apparire sulla mappa dalla quale i pazienti possono individuare lo specialista più vicino; in futuro saranno inseriti anche i Cannabis Social Club, che attualmente sono rappresentati solamente da LapianTiamo, associazione di Racale costituita da pazienti che si battono per normalizzare la cannabis terapeutica in medicina, chiedendo anche di poterla auto-coltivare. Nel futuro i ragazzi intendono anche realizzare un'applicazione per smartphone e nuove funzionalità, come la possibilità di scrivere recensioni e leggere esperienze di altri utenti. "Il prossimo passo sarà quello di fornire un servizio di geolocalizzazione in un applicazione da usare sugli smartphone in modo che il paziente, una volta connesso, vedrà automaticamente quali sono i medici più vicini a lui", ha precisato Antonio.

"La nostra mission", ha concluso, "è quella di aiutare le persone a vivere meglio ed essere più felici e lo vogliamo fare dando supporto a tutti quei pazienti che intendono utilizzare la cannabis a fini terapeutici. Per ora la piattaforma è ancora in una fase di realizzazione, ma presto sarà fruibile. Attualmente i medici e le farmacie galeniche che abbiamo contattato sono già presenti sulla mappa".

Mario Catania

1 settembre 2015
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