Nelle settimane appena trascorse abbiamo ricevuto notizie di un ipotetico blocco da parte del Ministero sulle importazioni di Bedrocan a favore di un altro farmaco totalmente differente sia come metodi di assunzione che come dosaggi e ci siamo subito chiesti se ci fosse stato mai un giorno in cui un “folle” si sarebbe assunto la responsabilità di interrompere la continuità terapeutica dei pazienti che attualmente sono in cura con il Bedrocan. In tantissimi ci avete contattato per chiedere informazioni in merito e voi stessi ci avete segnalato medici e ospedali che si inventavano finte liste d’attesa, protocolli telematici inesistenti, crampi improvvisi alla mano (quindi impossibilità a firmare e timbrare la ricetta medica…).
E noi, certi delle comunicazioni che ci arrivavano direttamente dalle farmacie ospedaliere, rassicuravamo tutti dicendo che ovviamente i medici avrebbero fatto distinzione tra il Bedrocan (in infiorescenze) e il Sativex (spray sublinguale che contiene solo due degli oltre seicento principi attivi della canapa, il THC e il CBD). La scorsa settimana invece, proprio da parte del neurologo che ogni mese, da anni ormai, prescrive il farmaco ad Andrea. Lucia e altri pochi pazienti che solitamente usiamo definire come “fortunati”, è arrivato lo stop all’importazione senza una reale motivazione e con “sospetti” riferimenti ad un cambio del piano terapeutico con il sopracitato spray. In poche ore ci siamo organizzati e in collegamento diretto con un Dirigente del Ministero della Sanità – Ufficio Centrale Stupefacenti abbiamo riattivato le importazioni che immediatamente si sono sbloccate. La stessa Dottoressa del Ministero ci confermava le ovvie differenze tra i due farmaci e ci rassicurava sul fatto che tutti i medici possono continuare a prescrivere la canapa in infiorescenze che l’Italia importa dall’Olanda (Bedrocan, Bedica, Bedrobinol e Bediol), il tutto senza problemi.
Questa, che secondo noi è una splendida notizia, deve darci la consapevolezza che nel mondo della sanità vi sono i buoni e i cattivi, che si specula sulle sofferenze altrui negando l’attenzione al malato perchè si è in agosto e i medici vanno in ferie (mentre la malattia non conosce ferie). Dobbiamo aprire gli occhi e osservare meglio tutto quello che ci circonda nell’ambiente in cui dovremmo ricevere le cure adeguate per alleviare i nostri mali. Bisogna a questo punto capire e intercettare chi propina false informazioni ai tanti medici in buona fede che a causa forse di pregiudizi o della mera disinformazione mettono da parte il buon senso diventando ciechi e sordi davanti al richiamo d’aiuto dei “loro” pazienti. Le stesse false informazioni sui blocchi d’importazione del Bedrocan e sulla sola possibilità di importazione a favore del Sativex hanno compromesso da mesi la salute di tantissimi malati richiedenti e le stesse notizie che ruotano solo e soltanto intorno al malato, vengono manipolate e distorte a tal punto da influire negativamente sulla qualità di vita di migliaia e migliaia di persone affette da patologie anche gravi che dalla canapa in infiorescenze avrebbero già potuto ottenere ottimi risultati.
Siamo qui a ripetere dunque che NON ESISTE NESSUN BLOCCO nell’importazione di Bedrocan e farmaci cannabinoidi in infiorescenze.
Fonte: Lapiantiamo.it