Emilia Romagna e cannabis terapeutica: la legge è incostituzionale?

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c_emilia_romagna”La legge regionale “Promozione della coltura della canapa e altre colture innovative del territorio dell’Emilia-Romagna” (l.R.8/200/) presenta dubbi di costituzionalità?”. E’ quanto chiede, in un’interrogazione alla Giunta regionale, Andrea Pollastri (Pdl) a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che – riferisce – ”ha parzialmente bocciato una legge della Regione Liguria avente come oggetto l’utilizzo dei cannabinoidi a scopo terapeutico perché giudicata esulante i compiti che l’art.117 della Carta Fondamentale attribuisce alle Regioni”. Il consigliere domanda quindi se, a seguito dell’introduzione della legge regionale in Emilia Romagna, vi siano stati, in questi anni, casi di coltivazione sperimentale della canapa (quanti e con quali risultati). Pollastri vuole anche sapere se, a fronte delle osservazioni della Corte Costituzionale, si intenda interrompere qualsiasi forma di sperimentazione o sostegno legislativo all’uso della canapa a scopo terapeutico.

Il consigliere Pdl Pollastri si sbaglia sulla proposta presentata in regione di cui sono il primo firmatario perché non è paragonabile a quella della Liguria in parte bocciata dalla Corte Costituzionale ma nel resto promossa proprio nella parte che noi avanziamo qui in Emilia Romagna e cioè la disponibilità del farmaco”. Lo precisa Franco Grillini, consigliere regionale LibDem Emilia Romagna. ”La nostra proposta – aggiunge – non interviene nella definizione della farmacopea lasciata al giudizio del medico e delle strutture sanitarie ma nella reperibilità del farmaco stesso oggi molto difficile nonostante si possa prescrivere.

Sbaglia quindi Pollastri ad accostare le due proposte e sbaglia soprattutto a dire che non esiste nessuna indicazione ministeriale. Al contrario fu proprio l’allora ministro della salute Livia Turco in un decreto ministeriale a rendere disponibile la farmacopea a base di cannabinoidi. Rimandiamo quindi al mittente l’accusa di ideologismo perché noi vogliamo solo rendere accessibile un farmaco che è già legalmente prescrivibile (s’informi Pollastri) ma difficilmente reperibile in assenza di recepimento del relativo decreto ministeriale da parte della nostra Regione”. ”I farmaci cannabinoidi – conclude Grillini – si sono dimostrati di grande efficacia nei pazienti chemioterapizzati e in molte altre patologie invalidanti. E’ la destra proibizionista che fa ideologismi sulla pelle dei malati, ma noi proseguiremo sulla strada di rendere disponibile farmaci gia’ ora prescrivibili nell’interesse dei malati e dei loro familiari”.

Fonte: Aduc.it

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