Cannabis terapeutica legale in Abruzzo: è la settima regione in Italia

normativa sulla cannabis terapeutica //

medical cannabisLa cannabis terapeutica è legale anche in Abruzzo, che diventa così la settima regione italiana a varare un regolamento ad hoc in questo senso. Era attesa la decisione del Consiglio dei ministri che doveva scegliere se impugnare o meno la legge davanti alla Corte Costituzionale: avendola probabilmente ritenuta in linea con la legge nazionale che consente l’uso della cannabis per scopi terapeutici “dietro presentazione della ricetta medica”, la legge non è stata impugnata ed è diventata effettiva.

E così la legge regionale numero 4 del 4 gennaio 2014 “Modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche”, è realtà. E si tratta, all’interno di quelle approvate fino a oggi, di una delle leggi più liberali, che prendono in considerazione anche il costo dei medicinali a base di cannabis che per le leggi vigenti devono per forza essere importati dall’estero.

La cura può avvenire sia “in ambito ospedaliero o in strutture ad esso assimilabile” che “in ambito domiciliare”. In entrambi i casi è prevista l’erogazione gratuita. I medicinali cannabinoidi, si legge nel testo, “sono acquistati dalla farmacia ospedaliera o dell’Azienda sanitaria di appartenenza dell’assistito e posti a carico del SSR qualora l’inizio del trattamento avvenga nelle strutture ospedaliere o in quelle alle stesse assimilabili, anche nel caso del prolungamento della cura dopo la dimissione”.

Il paziente, inoltre, “può proseguire il trattamento in ambito domiciliare, su prescrizione del medico di medicina generale, con oneri a carico del SSR, sulla base del piano terapeutico redatto dal medico specialista che ha in cura il paziente. Il rinnovo della prescrizione e’ in ogni caso subordinato ad una valutazione positiva di efficacia e sicurezza da parte del medico prescrittore, valutata la variabilita’ individuale della risposta al trattamento”.

Per Maurizio Acerbo, il consigliere regionale del Prc che aveva presentato la legge, “è una vittoria del buonsenso perché già il ministero aveva autorizzato l’uso terapeutico e l’Abruzzo diventa capofila perché lo ha disciplinato”. “Come hanno riconosciuto le associazioni dei pazienti, il nostro è un testo molto avanzato – ha spiegato Acerbo all’agenzia Dire – ora però bisogna fare un regolamento attuativo che non introduca chiusure. Il riconoscimento del governo Renzi mi sembra in ogni caso un fatto molto positivo anche perché nell’avanzare questa proposta, pur scontrandomi all’inizio con le perplessità dei proibizionisti, nel corso dei lavori è venuto fuori un giudizio unanime sulla possibilità di rendere accessibile la cannabis terapeutica”.

Redazione Cannabisterapeutica.info

Altri articoli che potrebbero interessarti...