E’ il nodo della questione che ancora oggi non permette a molti pazienti di avere accesso ai farmaci a base di cannabis: l’importazione del farmaco.
Nonostante il decreto legge del 2007 che permette cure con farmaci cannabinoidi laddove ci sia necessità e le varie leggi regionali in materia, finché non sarà autorizzata la produzione e continueremo ad importare i farmaci derivati dalla cannabis dall’Olanda, sarà difficile trovare una soluzione. E lo stesso discorso vale per il Sativex, che costa più o meno 700 euro per un mese di terapia.
Dopo l’appello di Enzo Brogi del Pd e la petizione del senatore Luigi Manconi che hanno sottolineato i vantaggi che la produzione di cannabis terapeutica potrebbe portare in termini di risparmio e di utilizzo di competenze, visto che valide strutture in grado di assolvere a questo compito, come il Cra di Rovigo o lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, ci sono già, c’è stata la prima apertura da parte del ministro della Salute Lorenzin.
L’altra sera a Porta a Porta il ministro Lorenzin ha dichiarato che: “Dal punto di vista farmacologico, non ci sono problemi all’uso terapeutico della cannabis” e “nessuno ne mette in dubbio l’effetto, ma va trattato come un farmaco”, assicurando che: “Ne abbiamo parlato anche con l’Aifa”.
Per il parlamentare del Pd Capone, che nei giorni scorsi aveva presentato un’interrogazione al ministro proprio su questo argomento: “Quanto dichiarato recentemente dalla ministra della Salute sul valore terapeutico della cannabis è un importante segnale di apertura”.
Ora sembra che il governo stia lavorando all’ipotesi di investire per la lavorazione dei medicinali a base di cannabis in un progetto al quale lavorerebbe lo stesso ministro Lorenzin insieme al ministro della Difesa Roberta Pinotti per la competenza sul Farmaceutico.
Redazione Cannabisterapeutica.info