Un sondaggio americano che ha coinvolto oltre 1500 dottori di 48 diversi Stati ha rivelato il forte supporto nei confronti della cannabis terapeutica. Interpellati da Medscape, una rivista di settore per dottori e operatori della sanità, il 69% ha detto che: “Può essere certamente d’aiuto in terapie e trattamenti” e il 67% che : “Dovrebbe essere un’opzione medica per tutti i pazienti”.
“La comunità medica – ha spiegato il dottor Michael W. Smith, caporedattore della rivista – sta dicendo chiaramente che supporta la cannabis come potenziale trattamento per varie patologie. E infatti molti dottori già la prescrivono”.
L’adesione maggiore è arrivata da oncologi ed ematologi con l’82% che sostengono i benefici della cannabis nel ridurre il dolore e la nausea derivante dai trattamenti chemioterapici, mentre il 54% dei reumatologi sostiene che la cannabis possa dare benefici ai propri pazienti.
Il dottor Smith ha inoltre spiegato come il trattamento del dolore sia una delle cause mediche più indicate: “La cannabis terapeutica può essere molto più efficace nelle terapie per contrastare il dolore di molti antidolorifici narcotici, come l’Oxicodone, e con meno probabilità di causare dipendenza. La ricerca scientifica in futuro ci aiuterà a capire come utilizzare al meglio la marijuana medica nel trattamento di molte patologie che causano dolore cronico”.
In un sondaggio simile pubblicato a febbraio dell’anno scorso dal New England Journal of Medicine, il 76% dei medici intervistati in 72 Paesi del mondo sulle condizioni di una paziente, aveva risposto che avrebbe prescritto un farmaco a base di cannabis.
In America la cannabis è diventata realtà come trattamento terapeutico in 22 stati oltre al Distretto della Columbia.
Redazione Cannabisterapeutica.info