La svolta era nell’aria e la firma ufficiale è arrivata il 5 luglio dal governatore Andrew Cuomo (nella foto). Come anticipato tempo fa dal The New York Times, lo Stato di New York diventa quindi il 23esimo, oltre al Distretto della Columbia, ad aver reso legale l’utilizzo della marijuana come farmaco.
“La marijuana – ha puntualizzato il governatore – può aiutare ad alleviare i dolori e a rendere più efficace il trattamento di alcuni tumori come ormai ampiamente dimostrato dalla scienza medica. Sulla scia di molti altri Stati abbiamo quindi un programma che ne permetterà la prescrizione”.
Cuomo ha quindi cercato di rassicurare tutti coloro che si dicono scettici e contrari di fronte alla svolta: “Non lasceremo nulla al caso e controlleremo costantemente il programma per valutare la sua efficacia” ha detto.
Ora passeranno altri 18 mesi prima che la cannabis sia disponibile perché saranno elaborati regolamenti dettagliati per la produzione e la distribuzione del prodotto. Il disegno di legge consente l’utilizzo della cannabis per curare 10 malattie e condizioni gravi, tra le quali il cancro, l’HIV e l’AIDS, il morbo di Lou Gehrig, il Parkinson e il morbo di Huntington, epilessia, alcune lesioni del midollo spinale e la sclerosi multipla.
Secondo il dottor Steven Patierno, professore presso la Duke University School of Medicine direttore del Duke Cancer Institute, “il sistema sanitario di New York inizierà a beneficiare di dati medici che possono essere utilizzati eventualmente per far progredire la scienza e la pratica clinica dei cannabinoidi in medicina in tutto il mondo”.
Redazione Cannabisterapeutica.info