Trento: in provincia gratis i farmaci a base di cannabis, ma solo in 3 casi

normativa sulla cannabis terapeutica //

cannabisLa provincia di Trento si schiera dalla parte dei pazienti e con una delibera contenuta nelle “Disposizioni relative all’erogazione a carico del Servizio sanitario provinciale di preparazioni galeniche magistrali a base di cannabis per uso medico” mette nero su bianco che le spese per i farmaci a base di cannabis saranno a carico della provincia stessa.

Con una limitazione: saranno solo 3 i casi in cui si potrà godere di questo beneficio e cioè “spasticità associata a dolore nella sclerosi multipla o da lesioni midollari, resistente alle terapie convenzionali; dolore neuropatico cronico in caso di fallimento della terapia convenzionale (anticonvulsivanti, antidepressivi, cortisonici); dolore oncologico terminale in caso di fallimento della terapia analgesica convenzionale (antinfiammatori non steroidei, oppiacei, cortisonici) o per ridurre i dosaggi di oppiacei“.

Per altre indicazioni terapeutiche, la fornitura potrà avvenire solo “nell’ambito di studi clinici avviati dalle Unità operative dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, con raccolta di dati di efficacia e di sicurezza” e per assicurare la continuità terapeutica sul territorio, “la prosecuzione della prescrizione può essere affidata al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta nel rispetto del piano terapeutico specialistico”.

Ricordiamo che nei giorni scorsi la deputata de PD Gessica Rostellato ha presentato un’interrogazione parlamentare proprio perché la disparità delle leggi regionali in materia di cannabis danneggia i pazienti sia dal punto di vista economico, sia per ciò che riguarda la lista di patologie ammesse.

Redazione cannabisterapeutica.info

 

 

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