“Negli ultimi 30 anni sono cambiate le conoscenze scientifiche in merito alla cannabis e sono stati evidenziati numerosi benefici a livello medico. Chi oggi si schiera a favore del proibizionismo, chi non permette almeno ai malati di crescere le proprie piantine, in realtà spesso non è ancora ben informato su quali siano i reali effetti e potenzialità del consumo di cannabis. Perché in Italia, tali informazioni non sembrano essere arrivate a chi è preposto a legiferare?” si domandano le associazioni chiedendo di essere coinvolte nei processi decisionali delle istituzioni. “Vorremmo poter discutere, in tavoli tecnici pubblici e con l’ausilio di esperti qualificati, temi sociali che apparentemente vadano oltre la cannabis medicinale, e che diventano di fondamentale importanza per cambiare l’approccio che medici e forze dell’ordine tuttora hanno nei confronti degli utilizzatori di cannabis”.
“La manifestazione del 16 febbraio ha l'obiettivo di ottenere le autorizzazioni alla coltivazione per le associazioni dei pazienti”, conclude il comunicato spiegando che: “Andremo quindi a chiedere una volta per tutte al Ministero della Salute le autorizzazioni per la coltivazione personale ad uso medico e per la coltivazione in forma di associazione”.
Redazione di Cannabisterapeutica.info