I ricercatori coreani provenienti da vari istituti l’hanno messo nero su bianco in un nuovo studio scientifico (QUI la versione integrale) pubblicato sull’International Journal of Biologicacl Macromolecules.
Se l’obiettivo principale della ricerca è stato quello di stimare l’attività antivirale di diversi cannabinoidi contro il coronavirus, dopo test in silico e in vitro i ricercatori hanno osservato che THC e CBD sono “molecole antivirali più potenti contro il SARS-CoV-2 dei farmaci di riferimento lopinavir, clorochina, e remdesivir”.
Nelle conclusioni gli studiosi spiegano che lo studio “stabilisce il quadro per la loro applicazione in studi clinici umani per il trattamento delle infezioni da coronavirus umano. Così, CBD e THC possono essere utilizzati in combinazione o con altri farmaci per il trattamento dei pazienti affetti da COVID-19″.
Mario Catania