Dall'altro lato la carenza di cannabis e l'alto costo delle terapie ha portato diverse associazioni, come LapianTiamo e Cannabis Cura Sicilia, a chiedere la possibilità che i pazienti possano coltivare le piante di cui hanno bisogno in autonomia.
In Canada è una prassi che è stata concessa dal governo anni fa per garantire il diritto di cura alle persone che non potevano permettere di acquistarla nei dispensari. E la stessa cosa avviene in diversi stati USA che hanno legalizzato la cannabis e permettono, con diverse regole che cambiano da stato a stato, la coltivazione di un numero preciso di piante. Di recente anche in Argentina un giudice ha dato la possibilità ad un gruppo di mamme che lottavano per la'ccesso a questo tipo di cure per i propri figli, di coltivare e produrre olio di cannabis insieme ai professionisti di un'università locale.
In Italia la problematica resta la carenza di cannabis. Nonostante il ministro della Salute Grillo abbia più volte aperto alla possibilità di produzione da parte di aziende private, non è stato fatto alcun passo concreto. Lo stabilimento di Firenze resta l'unico autorizzato, ma continua a produrre una quantità minima rispetto al fabbisogno, che viene coperto dalle importazioni dall'estero, L'ultima, straordinaria, è stata autorizzata poco fa.
Redazione di cannabisterapeutica.info