Vogliono coltivare cannabis certificata legalmente
"Naturalmente – ha detto la segretaria dei Radicali Italiani Rita Bernardini – ho commesso un reato grave, abbiamo filmato tutto e lo porteremo alla Procura della Repubblica di Foggia, lo facciamo come disobbedienza civile".
Rita Bernardini ha sottolineato con queste parole la consegna di 15 barattolini di marijuana prodotta da 11 piante ad Andrea Trisciuoglio e Lucia Spiri, entrambi malati di sclerosi mutila che, dopo aver sperimentato in prima persona i benefici della cannabis a livello terapeutico, hanno fondato il Cannabis Social Club LapianTiamoa favore della lotta di tutti quei malati che non riescono ad avere accesso ai farmaci cannabinoidi.
L'obiettivo dell'associazione e quello di arrivare a coltivare cannabis, con l'aiuto di biologi e tecnici delle Università pugliesi, da vendere ad un prezzo accessibile ai pazienti iscritti al club. La battaglia intrapresa ha trovato l'apporto delle istituzioni sia a livello locale, con il sindaco Donato Metallo, sia a livello regionale con il supporto del presidente Nichi Vendola. Di recente è stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale la legge che disciplina l'uso dei farmaci cannabinoidi a partire dal piano terapeutico predisposto dal medico specialista del servizio sanitario regionale. Questo trattamento potrà essere esercitato sia in ospedali pubblici (o privato accreditato), sia in ambito domiciliare.
Ora la giunta regionale dovrà emanare gli indirizzi attuativi della legge, ma l'assessore alla sanità Elena Gentile ha assicurato che il primo passaggio avverrà in una settimana e l'approvazione definitiva in un mese. Secondo l'assessore la legge "ha lo scopo anche di porre a livello nazionale il tema dell'uso dei cannabinoidi in un regime meno proibizionistico" e anche quello di consentire un accesso al farmaco più agevole e meno oneroso.
Al momento, infatti, l'unico farmaco a base di cannabis disponibile è prodotto in Olanda e distribuito in Italia in esclusiva da un solo rivenditore. Questo significa che i costi sono elevatissimi: mediamente per una terapia è infatti necessaria la somministrazione di 2-3 grammi al giorno di cannabis, e il costo del farmaco arriva a 40 euro al grammo. "In questo modo - prosegue Elena Gentile - molti malati sono spinti verso il mercato illegale". Per questo la Regione sta costruendo un partenariato con le facoltà universitarie di Medicina, Agraria, Chimica e Farmacologia per chiedere al ministero l'autorizzazione alla coltivazione, sperimentazione e trattamento della cannabis con una platea ampia di pazienti.