Neurologia
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Decadimento cognitivo

26 gennaio 2024

Buongiorno, mia madre di 93 anni presenta da circa 3 anni un declino cognitivo accompagnato a rigidità muscolare e incapacità a deambulare. L’eloquio da qualche mese è ridotto, anche se con la signora che sta con lei tutto il giorno sembra meno inibita e parla con voce più forte, quasi volesse mostrare a me, figlia adorata, una condizione peggiore. Sono disposta a prendere in considerazione terapie “sperimentali” quali i cannabinoidi, perché credo che sia giusto dare una chance alla mia mamma. A volte ha uno sguardo d’intesa e comprende discorsi complessi che mi fanno pensare a uno stato di abbassamento della soglia dell’attenzione, della volontà di parlare e di muoversi non del tutto legato alla sua patologia. Grazie per la risposta. Gradirei anche un contatto privato di approfondimento.


Risposta

Buongiorno,
il CBD in particolare, agendo sul sistema vegetativo stabilizza l'umore e l'ansia e permette competenze neuromotorie più fluide. A volte può essere utile integrare anche il THC, in particolare quando il sonno è disturbato o quando il paziente fa fatica a rilassarsi. Come per altre patologie, il grado di rallentamento o di miglioramento dei sintomi associati può variare da paziente a paziente, ma l'esperienza finora maturata risulta essere incoraggiante.

A disposizione per eventuali chiarimenti

Cordiali Saluti

Dr.ssa Elisabetta Camporese
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