Anche in Calabria, la cannabis terapeutica può essere rimborsata. Il 20 ottobre 2022, il Consiglio Regionale ha approvato all'unanimità la legge regionale relativa alle "Modalità di erogazione dei medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche". Questa legge ha permesso di spostare gli oneri dalla tasca del paziente al SSR.
In Calabria, come in tutta Italia, i cittadini possono avere accesso alla cannabis terapeutica per trattare i sintomi di alcune patologie quando i farmaci convenzionali non hanno avuto successo. Questa sostanza non è considerata una terapia completa ma un trattamento sintomatico di supporto. Le patologie per cui la cannabis terapeutica è riconosciuta includono la spasticità associata al dolore nella sclerosi multipla, il dolore cronico, la nausea e il vomito da radioterapia, chemioterapia o terapie per l'HIV, la stimolazione dell'appetito in pazienti con cachessia, anoressia, pazienti oncologici o affetti da AIDS e anoressia nervosa, l'effetto ipotensivo nel glaucoma e la riduzione dei movimenti involontari del corpo nella sindrome di Gilles de la Tourette.
La cannabis terapeutica può essere prescritta da medici di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta iscritti all'Ordine, ma è necessario avere sempre con sé la prescrizione durante il trasporto dei medicinali cannabinoidi, anche se questo viene effettuato da terze persone. La cannabis terapeutica può anche essere prescritta per altre patologie, ma solo se la sua efficacia è supportata da studi scientifici.
Per ulteriori informazioni specifiche sulla cannabis terapeutica in Calabria, è possibile consultare l'Azienda Unità Sanitaria Locale (Ausl) della propria zona.
