Trattamento della Vulvodinia con cannabis
I Sintomi
La vulvodinia è una condizione cronica che colpisce la vulva, causando dolore persistente, bruciore o irritazione. I sintomi possono variare da lievi a gravi e possono essere costanti o intermittenti. Questo disturbo può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, influenzando attività quotidiane come camminare, sedersi e avere rapporti sessuali.
La Diagnosi
La diagnosi di vulvodinia non è quasi mai diretta e avviene spesso per esclusione, poiché condivide molti dei sintomi con altre patologie di natura ginecologica. Gli esami possono includere colposcopia, test di laboratorio e questionari dettagliati sui sintomi.
Le Terapie
Le opzioni terapeutiche per la vulvodinia includono farmaci antinfiammatori, terapia fisica e, in alcuni casi, interventi chirurgici. Recentemente, l'uso della cannabis in ambito medico ha mostrato potenziale nel trattamento del dolore cronico associato a questa condizione. I cannabinoidi come il CBD e il THC agiscono sul sistema endocannabinoide, che regola diverse funzioni corporee, inclusa la percezione del dolore. La medicina inizia a riconoscere il potenziale della cannabis come trattamento complementare per la vulvodinia. Considerando le varie conseguenze sia fisiche che emotive associate alla malattia, è cruciale identificare un approccio terapeutico che faciliti la gestione del problema nel tempo. L'impiego di Cannabis a scopo medico è suggerito come mezzo per ottenere un benessere fisico e psicologico, ossia per gestire il rilassamento muscolare prima e durante un rapporto, ma anche a gestire il dolore, soprattutto quello di natura neuropatica, con un notevole miglioramento della qualità della vita.
La Prevenzione
Secondo la letteratura scientifica attuale, non esiste una prevenzione specifica per la vulvodinia, ma solo alcune accortezze legate all'igiene e agli indumenti intimi, che devono lasciare traspirare la cute.