Sceglie per il figlio la cannabis terapeutica invece che la chemioterapia: denunciata da un dottore

Sceglie per il figlio la cannabis terapeutica invece che la chemioterapia: denunciata da un dottore

resizerSierra Riddle ha un figlio di tre anni, Landon, che soffre di leucemia. Dopo un intenso trattamento di chemio che secondo la madre ha solo peggiorato la situazione, la donna ha deciso di spostarsi dallo Utah, dove la cannabis medicale non è legale, al Colorado, per tentare di guarire il figlio con l'olio di cannabis, ricco di CBD ma che contiene anche THC.

"Era più o meno sempre sotto morfina liquida, Ativan e Promethexane" ha raccontato Sierra alla CNN, "e, molto semplicemente, non lo aiutava". Ma la decisione della mamma americana non è piaciuta ai medici che seguono Landon e uno di loro l'ha denunciata ai servizi sociali per non aver sottoposto il figlio Landon alla chemioterapia. "Mi stanno forzando ad andare contro la mia volontà come genitore e, soprattutto, mi stanno obbligando a far peggiorare la salute di Landon", ha denunciato Sierra alla CBS.

Il dottor Sanjay Gupta, neurochirurgo americano che tramite il suo blog sulla CNN ha da poco rivelato agli americani come siano stati ingannati per anni riguardo alla cannabis terapeutica, e come lui stesso abbia contribuito a questo inganno, visto che si è reso conto che si tratta di un farmaco a tutti gli effetti, ha da subito preso le difese della mamma. Ha scritto che: "La chemio ha fatto ammalare il ragazzo causandogli dolore; ha sofferto di danneggiamento ai nervi delle gambe e non ha mangiato per 25 giorni. Ora la cannabis sta svolgendo la sua funzione, e secondo la testimonianza della mamma la leucemia è in remissione".

Infatti nonostante tutto la mamma non ha intenzione di rinunciare agli effetti benefici della cannabis. "Non appena abbiamo cominciato ad utilizzare l'olio, le sue piastrine si sono regolarizzate, tornando ai livelli di quelle di una persona in salute e i dottori non riescono a spiegarsi il perché", ha raccontato la donna.

E l'accaduto ha suscitato le reazioni che si battono affinché la cannabis venga a tutti gli effetti riconosciuta come un farmaco, mentre è nato un gruppo su Facebook a supporto del giovanissimo paziente e dei costi che dovrà affrontare nel tentativo di guarire.

Un altro esempio di giovane paziente con leucemia che ha trovato sollievo nei derivati della cannabis è Mykayla Comstock.

Fonti: Denver.cbs.com, CNN.com

Redazione Cannabisterapeutica.info

9 ottobre 2013
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