La cannabis è 114 volte meno letale dell'alcool

La cannabis è 114 volte meno letale dell'alcool

Medici e scienziati lo dicono da tempo: la cannabis è una sostanza naturale,notevolmente atossica e sicuramente meno dannosa di sostanze vendute legalmente come l'alcool.

L'ennesima conferma scientifica è arrivata da uno studio pubblicato su Scientific Reports, che fa parte della rivista Nature, nel quale gli studiosi hanno calcolato che sia ben 114 volte meno letale dell'alcool. Per arrivare a questo risultato i ricercatori hanno analizzato il rischio di mortalità di diverse sostanze di uso comune per scoprire che, a livello di utilizzo individuale, l'alcool è al primo posto seguito da eroina, cocaina e tabacco.

Come racconta il Washingoton Post, che per primo ha riportato la notizia, la cannabis è anche l'unica sostanza, tra quelle analizzate, che pone un rischio di mortalità bassa per i suoi utenti. Questi risultati rafforzano i risultati di studi elaborati 10 anni fa, con una metodologia leggermente diversa. Quindi, in questo senso, lo studio va oltre la riaffermazione dei risultati precedenti di ogni altra cosa.

Come fa notare la testata americana è importante sottolineare che "più sicuro dell'alcool" non significa "sicuro, e basta". In America infatti c'è un ampio dibattito su quelli che un uso cronico di cannabis ad alto livello di THC possa causare, soprattutto nei ragazzi giovani. Ma in generale ci sono decine e decine di altri farmaci con effetti collaterali ben più pesanti che vengono prescritti a volte anche senza bisogno di ricetta e ci sono casi limite di pazienti in cui non è certo il THC a fare male.

Detto questo, come puntualizza il Washington Post, ci sono rischi associati a quasi tutto ciò che introduciamo nel nostro corpo. Troppo zucchero può significare carie e diabete o prendere in troppo sale aumenta le probabilità di un ictus. Le sostanze psicoattive non sono affatto le uniche ad avere rischi associati all'assunzione.

Dopo aver analizzato i dati gli autori raccomandano che la priorità sia "la gestione del rischio nei confronti di alcool e tabacco, piuttosto che di droghe illecite". E per la cannabis suggeriscono: "Un rigoroso approccio di regolamentazione legale piuttosto che l'attuale divieto".

In altre parole, secondo lo studio, le istituzioni che da anni lottano per criminalizzare la cannabis, potrebbero meglio preservare la nostra salute spostando la loro attenzione su alcool e sigarette. Come sottolinea il giornalista Christopher Ingraham, "ci vuole unastraordinaria faccia tosta per inveire contro i pericoli del consumo di cannabis e poi tornare a casa per rilassarsi con un bicchiere di roba molto più letale in serata".

Redazione Cannabisterapeutica.info

25 febbraio 2015
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