Uso della cannabis nella terapia diabetica

Uso della cannabis nella terapia diabetica

Razionale d'utilizzo e studi scientifici

Il diabete è una condizione complessa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.

Questa malattia, caratterizzata da alti livelli di zucchero nel sangue, comporta una serie di sfide quotidiane e una necessità costante di monitoraggio e gestione. Negli ultimi anni, c'è stato un crescente interesse nella ricerca sulla cannabis terapeutica e il suo potenziale ruolo nel trattamento e nel controllo del diabete. In questa sezione del nostro sito, esploreremo la relazione tra la cannabis terapeutica e il diabete.

Si tratta di un argomento in costante evoluzione, ma le evidenze raccolte finora sono promettenti e indicano che la cannabis potrebbe svolgere un ruolo significativo nel controllo dei livelli di zucchero nel sangue, nell'ottimizzazione dell'insulina e nella gestione delle complicanze legate al diabete. Siamo qui per offrire informazioni chiare e obiettive, per aiutare coloro che vivono con il diabete a comprendere meglio le opzioni di trattamento disponibili.

La cannabis terapeutica rappresenta un potenziale alleato nel migliorare la qualità della vita di chi affronta questa condizione.

Gli studi scientifici

Il cannabiniode THCV fa diminuire i livelli di glucosio e può portare altri benefici nei pazienti affetti dal diabete di tipo 2.

E' il risultato di una ricerca di scienziati delle Università di Nottingham, Oxford e Westminster pubblicata su Diabetes Care: uno studio randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo. 62 soggetti non insulino-trattati con diabete di tipo 2 hanno ricevuto questi tipi di trattamento: CBD (100 mg due volte al giorno), THCV (5 mg due volte al giorno), rapporto 1: 1 di CBD e THCV (5 mg / 5 mg, due volte al giorno) , 20: 1 rapporto di CBD e THCV (100 mg / 5 mg, due volte al giorno), o placebo abbinati per 13 settimane.

Nei risultati si può leggere che, rispetto al placebo, il THCV ha diminuito significativamente la glicemia a digiuno e migliorato la funzione delle cellule del pancreas (cellule beta HOMA2) che sono responsabili della produzione di insulina. Ha inoltre migliorato i valori di adiponectina e l'apolipoproteina A. Non c'è stata differenza tra CBD e placebo ed il CBD e ed il THCV sono stati ben tollerati.

Gli autori hanno concluso che: "Il THCV potrebbe rappresentare un nuovo agente terapeutico nel controllo glicemico nei soggetti con diabete di tipo 2".

Le ricerche degli ultimi annidimostrano minore incidenza di obesità e diabete fra i consumatori di cannabis e portano serie aspettative nello sviluppo di farmaci cannabinoidi contro le patologie del metabolismo.

Murray Mittleman, dell’unità di ricerca epidemiologica cardiovascolare del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, ha analizzato i dati di circa 5mila pazienti forniti dall’indagine National Health and Nutrition Examination Survey. La ricerca comprendeva soggetti fra i 20 e i 59 anni. I ricercatori guidati da Mittelman hanno incrociato dati raccolti fra il 2005 e il 2010 per analizzare le relazioni fra assunzione di cannabis e i valori di insulina, glicemia, pressione del sangue, colesterolo, massa corporea e circonferenza addominale. La ricerca è stata pubblicata sull’American Journal of Medicine e i risultati sono discussi anche nel commento pubblicato dall’American Journal of Epidemiology.

Il risultato di questo studio è stato ripreso da diverse testate mondiali per le sue dirette implicazioni cliniche. Il campione che faceva uso abituale di cannabis presentava un livello di insulina del 16% inferiore e maggiori livelli di colesterolo buono. Simili risultati, con minore evidenza, per chi aveva utilizzato ma interrotto l’uso di cannabis prima dell’indagine. Tutti gli indicatori di patologie del metabolismo o vascolari considerati nella ricerca sono risultati inferiori nei consumatori attuali o passati di cannabis. In questo gruppo risultava inoltre una minore prevalenza di pazienti affetti da diabete mellito. I ricercatori sono quindi convinti che esista una relazione diretta fra uso di cannabis e riduzione dei rischi di obesità e diabete.

La ricerca di Mittelmann è citata anche dal professor Joseph Alpert della University of Arizona e direttore dell’American Journal of Medicine. Alpert ha sottolineato come sia necessario cominciare nuove ricerche cliniche sugli effetti di THC e CBD in patologie come diabete e cancro.

7 dicembre 2023
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