CCSVI e diritto alla cura: un comitato etico valuterà i dati che l'associazione raccoglierà dalle testimonianze dei pazienti

CCSVI e diritto alla cura: un comitato etico valuterà i dati che l'associazione raccoglierà dalle testimonianze dei pazienti

cannabis-legale-italiaSe nel nostro Paese, anche nelle Regioni in cui dovrebbe essere legale, il diritto alla cura con la cannabis terapeutica e i suoi derivati per molti rimane solo un miraggio, dall'associazione CCSVI Campania Onlus arriva un nuovo tentativo per abbattere questo gap che ci separa da molti altri Paesi del mondo.

Nell’esigenza di sostenere il diritto di cura a base di cannabinoidi, la CCSVI Campania Onlus è riuscita ad attirare l’attenzione in merito incentivando alcuni professionisti ad avviare uno studio che possa certificarne le potenzialità curative.

"Noi tutti - si legge nel comunicato di Celeste Covino, presidente dell'associazione - sappiamo che tali potenzialità sono già abbastanza evidenti in molti Paesi, fatto sta che in Italia sembri essere necessario avere ulteriori conferme, laddove ancora oggi esiste un’informazione errata e spesso volutamente distorta. Al di là delle nostre convinzioni e di quello che dovrebbe essere già nostro diritto, abbiamo deciso di non fermarci a difendere ideali facilmente riconducibili a polemiche ma di avanzare secondo ciò di cui le nostre istituzioni necessitano per ascoltarci".

"A tal proposito - continua - e grazie a medici sensibili alla questione, siamo riusciti ad arrivare ad un Comitato Etico che ha accettato di valutare la nostra richiesta qualora fossimo in grado di presentare una raccolta dati previsionali sull’efficacia delle infiorescenze di cannabis, tramite la testimonianza in forma anonima dei pazienti che ne fanno uso. Ci auguriamo che i nostri sforzi siano premiati con la partecipazione di tutti, perché il nostro impegno non basta se ci lasciate soli e vi invitiamo quindi a valutare con attenzione l’importanza di quest’azione, laddove ci sono finalmente dei medici italiani che vogliono sostenere il nostro diritto di cura, seguendoci come per qualsiasi altra terapia".

"Finalmente - conclude - saremo considerati pazienti in cura e non drogati".

Potete scaricare la scheda di valutazione in Pdf, compilarla in maniera leggibile ed inviarla via mail agli indirizzi indicati a piedi pagina, o ancora meglio, spedirla in busta chiusa a:

CCSVI Campania Onlus
presso Studio Borrelli
c/so Garibaldi n°115 - 80055 Portici(NA).

Si ricorda di non allegare documenti di sorta e che gli invii di tali schede saranno protetti nel pieno rispetto della privacy.

Autore: Celeste Covino - Presidente CCSVI Campania Onlus

Fonte: Ccsvicampaniaonlus.it

1 ottobre 2013
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