Enecta: dall'Europa ai mercati globali puntando su cannabinoidi e ricerca scientifica

Enecta: dall'Europa ai mercati globali puntando su cannabinoidi e ricerca scientifica

Dall'Europa ai mercati globali studiando soluzioni terapeutiche a base di cannabinoidi: è il cammino di Enecta, azienda che continua a crescere puntando sulla ricerca scientifica con un occhio attento ai bisogni dei pazienti. Dalla fondazione nel 2013 l'azienda ha fatto grandi passi in avanti studiando in modo approfondito gli orizzonti terapeutici dei cannabinoidi che "sono in gran parte ancora da esplorare".
Enecta infatti "lavora per lo sviluppo di estratti e soluzioni terapeutiche a base di fitocannabinoidi, a partire da piante selezionate e coltivate secondo i più alti standard qualitativi". E per farlo, oltre allo sviluppo di genetiche proprietarie, ha stretto collaborazioni con importanti università italiane (Università di Bologna, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Università degli Studi di Genova), dopo aver stretto una partnership tra Greenvalley, azienda agricola fondata dalla stessa Enecta e impegnata nel portare innovazione nelle tecniche agrnomomiche e nello sviluppare tutte le prospettive industriali della cannabis, e il CREA-CIN, l'istituto italiano per la ricerca sulle colture industriali.
Oggi che le attenzioni internazionali della ricerca scientifica sono puntate sulla cannabis e sui suoi componenti e sempre più paesi nel mondo rendono legali le cure con i suoi derivati, l'idea dell'azienda è che sarà essenziale "dedicarsi con costanza alla produzione di varietà di infiorescenze omogenee e standardizzate e all’individuazione e sviluppo di tecnicheestrattivespecifiche per ciascun cannabinoide".
Per saperne di più ne abbiamo parlato con Marco Cappiello, il managing director di Enecta.

Quando e perché nasce Enecta?
Enecta nasce nel 2013 in Olanda, siamo partiti con un primo prodotto a base di CBD con un piccolo team di ricerca e sviluppo su metodi innovativi sull’utilizzo di cannabinoidi, abbiamo poi iniziato le nostre prime estrazioni di principi attivi focalizzandoci sulla estrazione del Cannabidiolo.
Nasce così la nostra avventura, che ci ha visto lavorare in mercati globali, sia in Europa che negli Stati Uniti, vedendo questo mercato svilupparsi sin dall’inizio, proprio davanti ai nostri occhi.

Di cosa si occupa l'azienda?
Enecta lavora per lo sviluppo di estratti e soluzioni terapeutiche a base di fitocannabinoidi, a partire da piante di canapa selezionate e coltivate secondo i più alti standard qualitativi. Ci occupiamo di tutta la filiera: dallo sviluppo e utilizzo di genetiche di cannnabis proprietarie, la parte agricola ed estrattiva e lo sviluppo di formulazioni contenenti cannabinoidi per il mercato farmaceutico e neutraceutico.

Quali sono i prodotti che proponete e come ne garantite la qualità e l'efficacia?
Una parte della produzione di Enecta é destinata alla fornitura di CBD come materia prima farmaceutica, un’altra parte viene formulata in prodotti al consumatore, destinata ai mercati di tutto il mondo. Enecta offre prodotti a base di CBD, a cominciare dal Premium Hemp Extract, Olio di Canapa con CBD presente in tre concentrazioni differenti, 3%, 10% e 24%. L’olio di CBD è sempre più utilizzato sia per un utilizzo comune che per lenire alcuni sintomi legati a specifiche patologie.
La materia vegetale di partenza utilizzata per produrre l'olio di CBD sono le varietà di cannabis iscritte al registro comunitario europeo e ammesse alle coltivazioni a uso industriale. Ci sono anche i Cristalli di CBD, un estratto del cannabidiolo (CBD) con oltre il 99% di purezza. Gli estratti di CBD subiscono varie fasi di trasformazione.
Nella fase iniziale si ottiene un estratto grezzo, a seguire ci sono varie fasi di raffinazione, che conducono man mano a ottenere una sempre maggiore purezza nel prodotto finale, seguiamo le pratiche della GMP per assicurare che tutta la filiera sia monitorata e certificata.
Un prodotto che ci viene richiesto molto perché utilissimo sono le capsule gel che rappresentano invece l’alternativa all’olio di CBD per chi vuole assumere il cannabidiolo per via orale.
I vantaggi delle capsule riguardano soprattutto il dosaggio e la praticità dell’assunzione del prodotto, visto che ogni capsula ha un contenuto di CBD standard e quindi è possibile sapere esattamente quanti milligrammi di CBD si sta assumendo ogni volta.

Li producete in Italia?
Estraiamo in un laboratorio certificato in Italia, da piantagioni di canapa industriale coltivate rispettando le procedure GACP. L’Italia è un paese ideale per la produzione di canapa, per noi è un orgoglio e un prestigio potere contribuire alla sua valorizzazione con questa pianta così antica e così futuristica.

Come vede la situazione italiana sulla cannabis in medicina?
Penso che la strada da percorrere sia ancora lunga per arrivare allo stesso tipo di progresso che stiamo osservando in altri paesi. Se guardiamo a ciò che accade nel resto del mondo siamo appena all’inizio di un percorso, anche se oggi in Italia abbiamo professionisti e strutture che rappresentano vere e proprie eccellenze sul tema cannabis ma c’è tanto da fare in termini di investimenti su ricerca e sviluppo.

Qual è il contributo che Enecta può dare ai pazienti e al settore in generale?
Gli orizzonti terapeutici dei cannabinoidi sono in gran parte ancora da esplorare. Per questo motivo Enecta sostiene l’impegno dei ricercatori. Lo scorso 3 maggio Enecta è stato sponsor di Cannabeta, la rassegna internazionale di incontri dedicata alla cannabis medica.
L’iniziativa, per la prima volta in Italia, è stata incentrata sui temi della ricerca nel settore della cannabis medica, discutendo, tra i vari temi trattati, quello delle nuove e possibili applicazioni in oncologia, nella terapia del dolore, in epilessia e nei campi delle malattie neurodegenerative.
Avendo cura di produrre e offrire prodotti di altissima qualità ed efficacia e promuovendo la ricerca e lo sviluppo intorno la cannabis terapeutica ci riteniamo soddisfatti di poter dare il nostro contributo sia ai pazienti che al settore in generale.

Mario Catania

3 luglio 2019
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