CBD e terpeni efficaci contro i sintomi del Covid-19: nuovi studi

CBD e terpeni efficaci contro i sintomi del Covid-19: nuovi studi

Uno studio condotto dalle società israeliane di ricerca e sviluppo Eybna e CannaSoul Analytics suggerisce che una combinazione di CBD con terpeni è tre volte più efficace nel prevenire l'attività delle citochine causata dal Covid-19 rispetto al desametasone corticosteroide.

La notizia è stata data da Forbes, che ha anche sottolineato come lo studio non è stato né sottoposto a peer-review e non è ancora stato pubblicato.

Ad ogni modo lo studio si concentra sulle cosiddette tempeste di citochine, uno dei sintomi di Covid-19 che causa infiammazione, gonfiore, dolore, perdita di funzionalità degli organi, e possono causare la morte delle cellule del corpo da parte del sistema immunitario.

Nello studio vengono indagati gli effetti di un composto creato da Ebyna e chiamato NT-VRL, che è costituito da 30 diversi singoliterpeni che possono essere agenti antinfiammatori e sono generalmente considerati sicuri per il consumo. E così hanno sperimentato il composto da solo, il CBD da solo, e la combinazione di CBD e NT-VRL. Il punto di partenza era un recente studio del Regno Unito che aveva individuato nel desametasone una sostanza in grado di ridurre la mortalità di un terzo nei pazienti affetti da Covid-19.

Secondo i risultati dello studio, Il CBD da solo ha inibito circa il 75% delle citochine, mentre i terpeni da soli hanno inibito circa l'80%. Il risultato migliore è stato ottenuto utilizzando insieme il CBD e il composto NT-VRL, che ha inibito il 90% delle citochine. Il rapporto dice che il desametasone ne aveva inibite circa il 30%.

Da sottolineare come studi precedenti avessero già individuato nel CBD un composto utile nel contattare la produzione di citochine, molecole infiammatorie.

Il co-fondatore e CEO di Eybna, Nadav Eyal, ha definito i risultati preliminari "altamente positivi" e ha affermato che il composto dimostra "una significativa attività antinfiammatoria dei terpeni". Dice che i risultati rompono "la percezione che i terpeni sono solo aromi e profumi composti con un effetto placebo. Questo sta aprendo un nuovo mondo per le formulazioni naturali sinergicamente efficaci".

Ma c'è anche un altro studio che individua il CBD come un componente efficace nel contrastare la tempesta di citochine causata dal Covid-19. Lo studio dei ricercatori dell'Università di Augusta in Georgia pubblicato su Cannabis & Cannabinoids Research suggerisce che il CBD può avere un impatto positivo sull'ARDS o sulla sindrome da distress respiratorio acuto - un sintomo pericoloso nel COVID-19 causato da una risposta infiammatoria. Questo è a volte indicato come una "tempesta di citochine". Gli autori dello studio spiegano che "attualmente, oltre alle misure di supporto, non esiste una cura definitiva per l'ARDS, il che illustra l'urgente necessità di modalità terapeutiche creative ed efficaci per trattare questa complessa condizione".

I ricercatori suggeriscono che il CBD potrebbe essere in grado di aiutare riducendo la produzione di citochine pro-infiammatorie, combattendo la tempesta. Riducendo specifiche citochine come l'interleuchina (IL)-6, IL-1b e IL-17, potremmo essere in grado di ridurre l'infiammazione e quindi porre fine alle difficoltà e ai danni respiratori. E i risultati degli esperimenti di questi ricercatori hanno sostenuto questa teoria. I topi trattati con CBD hanno visto ridotta l'espressione dell'IL-6, un importante marker per le tempeste di citochine, e abbassato i livelli di altre citochine proinfiammatorie. "Il trattamento con CBD ha invertito tutti questi indici infiammatori e ha parzialmente ristabilito l'omeostasi" spiegano gli autori. I topi trattati con CBD avevano anche un aumento dei livelli di linfociti nel sangue, che sono importanti globuli bianchi per combattere le infezioni.

I ricercatori dello studio affermano che il CBD potrebbe svolgere un ruolo immunoterapeutico nel trattamento di gravi infezioni virali respiratorie come la COVID-19, sulla base dei risultati attuali.

Intanto la La Food and Drug Administration ha anche approvato la domanda da parte della FSD Pharma di presentare una richiesta per la sperimentazione clinica di un farmaco che utilizzi un cannabinoide sintetico chiamato palmitoylethanolamide ultramicronizzata (micro PEA) per il trattamento del COVID-19.

Redazione di Cannabisterapeutica.info

31 luglio 2020
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