Sì, la cannabis medicale (CM) è ben tollerata nelle persone anziane, talvolta anche meglio che nei pazienti più giovani. In ambulatorio arrivano spesso pazienti con un’età superiore ai 75 anni, da soli o con i loro caregiver, a cui viene proposta la CM ad esempio per la presenza di dolori cronici o in caso di malattie neurodegenerative in cui può essere utile un aiuto per gestire il paziente ormai non più lucido ed autonomo.
Gli aspetti più importanti da considerare quando si deve impostare la terapia con CM in questi casi sono: l’interazione con altri farmaci e la quantità di THC e CBD più appropriata per il singolo paziente.
E’ molto probabile che il paziente assuma farmaci per la pressione, per il cuore, per il diabete, per il dolore, per dormire o per controllare l’agitazione psicomotoria e farmaci specifici per il Parkinson o l’Alzheimer. La CM si può affiancare a tutte queste terapie valutando di programmare la somministrazione ad almeno un’ora di distanza soprattutto dai farmaci con azione sul sistema nervoso e sulla coagulazione del sangue (anticoagulanti vecchi e nuovi).
L’utilizzo del THC non deve spaventare perché è molto utile nel caso di dolori muscolari e neuropatici, di tremori e rigidità, di turbe dell’umore e del sonno. La dose massima tollerata è diversa per ognuno e si comprende nel corso della terapia, che quindi deve essere strettamente monitorata, soprattutto nei primi tempi. Il CBD per contro è utilizzato per i suoi ruoli di antinfiammatorio, antipsicotico e inibitore degli effetti psicotropi del THC.
Un aspetto da non sottovalutare e che spesso è problema comune negli anziani a prescindere dalle diverse condizioni patologiche è la stipsi. Nella maggior parte dei casi, i pazienti riportano un miglioramento della stipsi in seguito alla terapia con CM.
Nei casi in cui la CM non sia ben tollerata vengono frequentemente riferiti questi effetti: una maggior agitazione psicomotoria, eccessiva sonnolenza, bocca impastata, insonnia, inefficace controllo sui dolori.
In questi casi si può lavorare sul dosaggio e sul numero di somministrazioni nelle 24h, oppure sulla modifica della tipologia di cannabis terapeutica da utilizzare, aumentando o diminuendo le percentuali di THC e CBD.
Dottoressa Valentina Florean – Referente per il monitoraggio clinico di Clinn