Covid-19: i consumatori di cannabis hanno esiti clinici migliori dei non consumatori

Covid-19: i consumatori di cannabis hanno esiti clinici migliori dei non consumatori

Uno studio di coorte retrospettivo, pubblicato sul Journal of Cannabis Research che ha coinvolto 1.831 pazienti di due ospedali dell’area di Los Angeles, dimostrerebbe come la cannabis e i suoi derivati possano essere utili nel trattamento del Covid-19.

Secondo l’analisi, infatti, i consumatori attivi di cannabis con diagnosi di Covid-19 avrebbero avuto esiti clinici migliori rispetto ai non consumatori, inclusa la ridotta necessità di ricovero in terapia intensiva o ventilazione meccanica. Lo studio necessita però di ulteriori dati e approfondimenti, in quanto solo il 4% dei pazienti totali si è dichiarato consumatore attivo e continuativo di cannabis.

“Coerentemente con la nostra comprensione di come la cannabis possa svolgere un ruolo come immunomodulatore, è stato riscontrato che i non consumatori di cannabis hanno maggiori aumenti dei biomarcatori infiammatori al momento del ricovero e durante il loro decorso ospedaliero”, hanno spiegato i ricercatori. “Pertanto, sulla base della nostra attuale comprensione degli effetti immunomodulatori della cannabis, il legame tra l'uso e i migliori risultati Covid appare sensato".

I ricercatori puntualizzano inoltre che: "Gli effetti immunomodulatori della cannabis possono essere particolarmente importanti da comprendere nei pazienti ospedalizzati con COVID-19, dove la progressione verso forme più gravi di COVID può essere dovuta a manifestazioni di stati iperinfiammatori (Ioannidis 2020). I pazienti con COVID-19 grave presentano marker infiammatori clinici elevati (CRP, ferritina, procalcitonina) e un aumento dei livelli sierici di citochine e chemochine (IL-1B, IL-8, sTNFR) (Han e Mallampalli 2015; Pink et al. 2021). Pertanto, un'ipotesi generale è che lo smorzamento del sistema immunitario dopo l'infezione da COVID possa essere una strategia plausibile per mitigare la progressione della malattia grave (Onaivi e Sharma 2020). In effetti, le attuali linee guida del CDC per il trattamento dei pazienti con COVID-19 grave includono farmaci immunosoppressivi come desametasone, tocilizumab e barcitinib (Hospitalized Adults: Therapeutic Management n.d.)".

Non mancano inoltre gli studi dedicati alle potenzialità della Cannabis contro i sintomi del Long Covid. Per approfondire l’impatto positivo dei trattamenti a base cannabis sui pazienti affetti da Covid-19, segnaliamo inoltre lo speciale che abbiamo creato in collaborazione con Canapaindustriale.it dedicato al CBD, con una sezione dedicata a cannabis e Covid-19 scaricabile gratuitamente a questo link.

Redazione di Cannabisterapeutica.info

30 settembre 2022
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