Cannabis benefica per ansia e depressione secondo un ampio studio retrospettivo

Cannabis benefica per ansia e depressione secondo un ampio studio retrospettivo
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CLINN

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In Canada, uno studio retrospettivo su pazienti che utilizzano cannabis terapeutica ha analizzato l’impatto del trattamento su ansia e depressione. Ecco i risultati.

La cannabis per ansia e depressione

La cannabis, grazie alle sue proprietà ansiolitiche, è una potente alleata dei pazienti che soffrono di ansia e depressione. A evidenziarlo sono stati numerosi studi che, alternandosi nel corso degli anni, hanno portato alla luce l’immenso potenziale della pianta e dei suoi derivati.

Tra i più recenti anche una ricerca pubblicata sul The Yale Journal of Biologyand Medicine, nella quale i ricercatori dell’Università del New Mexico hanno raccolto i risultati di un sondaggio fatto su 1.819 persone che avevano completato 5.876 sessioni di auto-somministrazione di cannabis; obiettivo finale dello studio, effettuato attraverso un'applicazione tra il 2016 e il 2019, misurare in tempo reale gli effetti del trattamento sui sintomi della depressione. Dai dati era emerso che, in media, il 95,8% degli utenti aveva sperimentato un sollievo dai sintomi in seguito al consumo, con una riduzione media dell’intensità dei sintomi di -3,76 punti su una scala da 0 a 10.

A questa ricerca si affianca un altro studio eseguito con metodologia simile, ma condotto dai ricercatori americani della Washington State University di Pullman e pubblicato sul Journal of Affective Disorders. Anche in questo caso, utilizzando i dati di un’applicazione, i ricercatori hanno analizzato quasi 12mila sessioni di utilizzo di Cannabis di persone che soffrono di depressione (3151), ansia (5085) e stress (3717). Secondo i dati, le persone coinvolte avevano percepito una riduzione del 50% della depressione e una riduzione del 58% dell’ansia e dello stress.

La cannabis terapeutica in Canada e il suo impatto su ansia e depressione

Alla luce dei dati incoraggianti disponibili nella letteratura scientifica, un team di ricercatori della Harvest Medicine, una delle principali cliniche di Cannabis medica a livello globale che offre servizi in in tutto il Canada e, in particolare, in Alberta, New Brunswick e Nuova Scozia, ha deciso di svolgere un ampio studio retrospettivo sul tema concentrandosi sui dati disponibili a livello nazionale.

Lo studio, intitolato “Medical Cannabis use in Canada and its impact on anxiety and depression: A retrospective study” e disponibile online su Psychiatry Research ha analizzato i dati dei pazienti che avevano ricevuto una prescrizione medica da parte di una delle cliniche gestite da Harvest Medicine all’interno dei confini canadesi. Obiettivo finale determinare l'impatto della cannabis medica sugli esiti di ansia e depressione.

I pazienti inclusi nello studio avevano tutti almeno 18 anni di età e, durante la loro valutazione iniziale, avevano completato i questionari, poi convalidati, per ansia (GAD-7) e depressione (PHQ-9); tutti registravano inoltre almeno una visita di follow-up. I pazienti inclusi nel campione sono stati in totale 7.362, di cui l'età media era di 49,8 anni e il 53,1% erano donne.

I risultati dello studio

“Ci sono stati miglioramenti statisticamente interessanti tra i punteggi di base e di follow-up, sia per il GAD-7 che per il PHQ-9, con miglioramenti più significativi osservati per i pazienti che stavano attivamente utilizzando la cannabis medica per trattare l'ansia o la depressione”, spiegano i ricercatori.

Sul lungo periodo, inoltre, ad almeno 12 mesi dall’inizio del trattamento, i pazienti affetti da ansia hanno avuto una diminuzione media dei punteggi superiore alla minima differenza importante (MCID) — ossia, nei risultati di un trattamento, il più piccolo cambiamento significativo — di 4, e lo stesso è stato osservato, a distanza di 18 mesi, per i pazienti che soffrivano di depressione, dove la diminuzione media segnava più della minima differenza importante di 5.

Martina Sgorlon

4 agosto 2022
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