La petizione dei pazienti che usano cannabis: "Accessibilità, gratuità, continuità per tutti"

La petizione dei pazienti che usano cannabis: "Accessibilità, gratuità, continuità per tutti"

Nell'ultimo mese abbiamo assistito a diverse farmacie multate per presunta pubblicità indiretta alla cannabis e l'imposizione del prezzo di vendita della cannabis a 9 euro che obbliga le farmacie a lavorare in perdita ed è una misura che rischia di portare le farmacie italiane a smettere di dispensare cannabis.

A fine 2015 era stato il decretoin materia di cannabis terapeutica emanato dal ministero della Salute a far discutere: oltre a dare indicazioni solo per poche patologie sulle decine e decine che si possono trattare con la cannabis, stabiliva che le cure con questo farmaco possono essere prescritte solo dopo che i farmaci tradizionali, come gli oppiacei nella cura del dolore cronico e neuropatico, si siano rivelati inefficaci.

Complice la sanità che è demandata alla regioni che legiferano per conto proprio in materia e decidono se e per quali patologie fornire la cannabis terapeutica gratis ai pazienti creando una situazione di forte disparità sul territorio nazionale, e le carenze di prodotto in Olanda che fatica ad inviarlo in diversi paesi europei per le molte richieste, possiamo dire che i pazienti e loro necessità continuano a non essere nemmeno lontanamente considerate.

E così, dopo la campagna di sensibilizzazione #iosostengolacannabisterapeutica, il dottor Cannabis ed i pazienti tornano a farsi sentire con una petizione su change.org indirizzata, tra gli altri, al presidente della Repubblica Sergio Mattarela, al presidente del Senato Pietro Grasso ed al ministro della Salute Beatrice Lorenzin con l'hastag #conlacannabismicuro e relativo gruppo pubblico su Facebook, mentre decine di pazienti postano video che raccontano i benefici che ottengono dalla cannabis e le difficoltà che incontrano nel poterla reperire ed utilizzare.

"Siamo un gruppo di malati con differenti patologie, accumunati dal trattamento con cannabis ad uso medico", spiegano. "Esasperati dalle molteplici situazioni che stanno aggravando la nostra condizione di pazienti e persone, richiediamo garanzie di continuità nei trattamenti a base di cannabis terapeutica, un’estensione della lista delle patologie che possono avere accesso alla terapia, in modo uniforme sul territorio e l’erogazione da parte del SSN della stessa".

I pazienti continuano a raccontare che: "Abbiamo tutt’ora grossi problemi nell’accedere a questa specifica terapia, a causa del costo esorbitante dei medicinali e delle visite private, spesso unica via per superare la reticenza a valutare questa opzione diffusa tra i medici operanti nel settore pubblico".

Queste le richieste dei pazienti:

1. la cannabis ad uso medico sia dispensata secondo le stesse modalità di tutti gli altri farmaci prescrivibili e per i quali è prevista l'erogazione tramite SSN;

2. sia garantita la continuità terapeutica necessaria ad assicurarci la corretta somministrazione di tutti i prodotti, importati e non, con i tempi e le modalità adeguate, nel rispetto delle prescrizioni mediche fatte ad hoc in base alle diverse patologie di cui soffriamo;

3. sia integrato l'elenco delle patologie aventi diritto all’accesso alla terapia e alla sua erogazione tramite il SSN;

4. siano regolate le norme a livello regionale, così da non avere una disparità nelle possibilità di accesso alla cura in base alla regione di residenza;

5. sia assicurata l'importazione dei prodotti della Bedrocan a seconda delle necessità reali di noi pazienti e non venga a mancare la fornitura di quelli italiani da parte dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze.

FIRMA QUI LA PETIZIONE!

Redazione di cannabisterapeutica.info

11 luglio 2017
Altro da leggere
AttenzioneLe informazioni su questo sito sono presentate a solo scopo informativo, non possono costituire in alcun caso la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Pertanto non possono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente o la visita specialistica. Leggi il Disclaimer