"Sul CBD si applica la normativa dei medicinali", è il parere del ministero della Salute

"Sul CBD si applica la normativa dei medicinali", è il parere del ministero della Salute

Il ministero della Salute ha da poco spiegato che sul CBD, non essendo presente nelle tabelle delle sostanze stupefacenti o psicotrope, deve essere applicata la normativa vigente in materia di medicinali (d.lgs 219/2006).

E’ la prima volta che il ministero prende questa posizione: fino ad oggi in Italia c’era solo un documento del 2008 firmato dall’allora dirigente dell’Ufficio centrale stupefacenti del ministero della Salute, che spiegava come da noi il CBD fosse un componente con riconosciuta attività farmacologica ma che non era inserito in tabella I, quella della sostanze stupefacenti, senza specificare altro.

Mentre l'OMS ha da poco spiegato che la revisione completa del CBD e delle sue preparazioni è stata rimandata al maggio 2018, quando al comitato sarà sottoposta una revisione sulla cannabis ed le sostanze correlate, il ministero della Salute è intervenuto sulla questione con un parere a proposito della cannabis light importata dalla Svizzera che era stato richiesto dall'Agenzia delle dogane. Il parere è stato reso sulle infiorescenze di cannabis con un contenuto di THC inferiore allo 0,6% e di CBD superiore al 10%. Quindi restano escluse le varietà certificate a livello europeo perché non superano né il limite di THC dello 0,6%, ne quello di CBD del 10%, che è stato ottenuto grazie a particolari ibridazioni.

Secondo il ministero della Salute "l'impiego di tali infiorescenze per la produzione di medicinali può essere autorizzato solo nel rispetto delle norme in materia di medicinali che consentono unicamente ad officine farmaceutiche autorizzate dall'AIFA la possibilità di utilizzare le piante di cannabis, secondo specifiche procedure dalla coltivazione al confezionamento finale e alla somministrazione al paziente come attualmente avviene per lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze".

Di recente il cannabinoide è stato registrato in Gran Bretagna come principio attivo farmacologico
e attualmente in Europa l’unico farmaco registrato a base di cannabis è il Sativex, che tra i suoi principi attivi ha anche il CBD. Inoltre la GW Pharmacueticals, azienda che produce il Sativex, ha di recente annunciato che immetterà presto sul mercato un nuovo farmaco, l'Epidiolex, che ha ottenuto buoni risultati in diversi studi clinici su forme di epilessia pediatrica farmaco-resistente. E'un farmaco in forma liquida che può essere somministrato per via orale con una siringa contagocce. Secondo la società il farmaco contiene più del 98% di CBD, insieme a tracce di altri cannabinoidi.

Redazione di cannabisterapeutica.info

7 marzo 2018
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