CBD orale stupefacente? Non l'Epidyolex, escluso dal Tar in attesa dell'ennesima sentenza

CBD orale stupefacente? Non l'Epidyolex, escluso dal Tar in attesa dell'ennesima sentenza

Ennesimo colpo di scena sul CBD: il Tar esclude l'Epidyolex - farmaco orale a base di CBD prodotto dalla Jazz Healthcare - dal decreto sulle preparazioni orali a base di CBD,

Nuovo colpo di scenza sul CBD, l'ennesimo. 

Nell'infinita questione del CBD stupefacente la settimana scorsa è intervenuto nuovamente il Tar, che, su impulso dell'azienda produttrice, accoglie l'istanza cautelare ed esclude l'Epidyolex - unico farmaco orale a base di CBD approvato in Europa - dagli effetti del decreto. 

Dopo il ricorso della Jazz Healthcare Italy, sussidiaria italiana dell'azienda produttrice del farmaco, il Tar sospende l'inserimento dell'Epidyolex tra i farmaci stupefacenti, in attesa della sentenza prevista per l'11 novembre 2025. 

Insomma, le preprazioni orali a base di CBD in Italia sono un farmaco stupefacente che i pazienti non possono più acquistare in libera vendita, ma l'Epidyolex, che è una composizione orale a base di CBD, non è stupefacente. Tutto chiaro? No? In effetti si inizia davvero a far fatica a star dietro a una vicenda che fino ad ora ha fatto una sola vittima: la libertà di cura per i pazienti italiani. 

CBD le tappe di una vicenda che colpisce i diritti dei pazienti

Era l'ottobre del 2020 quando l'allora ministro della Salute Roberto Speranza, emanò il primo decreto che avrebbe inserito le preparazioni orali a base di CBD tra i farmaci stupefacenti. Le proteste di pazienti, medici e aziende portò però alla sospensione del decreto, che arrivò alla fine di ottobre del 2020, senza che fosser ritirato definitivamente. 
Nel 2023, infatti, il decreto viene riproposto tale e quale dal governo Meloni, con il nuovo decreto che viene subito sospeso dal Tar dopo il ricorso dell'associazione Imprenditori Canapa Italia, con la sentenza prevista a settembre di quell'anno. Non si fa in tempo però a far esprimere il tribunale, perché il governo Meloni emette un nuovo decreto, è l'estate del 2024. Del tutto simile al precedente, contiene però i pareri dell'Istituto Superiore di Sanità e del Consiglio Superiore di Sanità che nel testo di legge vengono solo annunciati senza essere citati. Il giudizio del nuovo ricorso, previsto per dicembre 2024, tarda però ad arrivare. La decisione del Tar sul nuovo ricorso delle associazioni arriva nell'aprile del 2025 con il tribunale amministrativo che respinge il ricorso, comportando l'entrata in vigore del nuovo decreto.

Settimana scorsa l'ultimo colpo di scenza, con l'Epidyolex che viene escluso.

CBD, Epidyolex e farmaci stupefacenti, si chiude il cerchio

Insomma, in questo modo in un certo senso si chiude il cerchio. Perché il primo decreto che inseriva il CBD orale tra gli stupefacenti, era arrivato con una data che aveva fatto storcere il naso ai commentatori più esperti, visto che era lo stesso periodo in cui l'Epidyolex veniva commercializzato in diversi Paesi europei. Ma in Francia, dopo un parere dell'ANSM (l'equivalente dell'AIFA, ndr), il ministero della Salute aveva esentato l'Epidyolex dalla regolamentazione sugli stupefacenti. In Germania l'ufficio federale degli stupefacenti ha stabilito che l'Epidyolex, come singola sostanza chimicamente definita, non costituisce un narcotico.

Praticamente in tutta Europa siamo l'unico Paese che, per permettere a un farmaco a base di CBD di entrare in commercio, ha messo fuori legge tutti i prodotti equivalenti, dichiarandoli come un farmaco stupefacente. È oggi che tutte le preparazioni orali a base di CBD sono considerate stupefacenti, si fa un'eccezione per l'Epidyolex. 

Sul CBD e le preparazioni orali il nuovo passaggio sarà il ricorso al Consgilio di Stato, mentre per l'Epidiolex la sentenza del Tar è attesa per novembre. 

16 giugno 2025
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