Cani, epilessia e cannabis: lo stato dell'arte della ricerca scientifica

Cani, epilessia e cannabis: lo stato dell'arte della ricerca scientifica
A cura di
LINEA SEC

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Dall'antica tradizione italiana della coltivazione della canapa nasce un prodotto genuino per il benessere animale - website

I benefici del CBD nel trattamento dell'epilessia dei cani raccontato dalla dottoressa Battaglia, con consigli pratici ed esempi di animali da lei seguiti

Uno degli studi più famosi rimane quello della Colorado University pubblicato nel 2019 nel Journal of the American Veterinary Medical Association. Nello studio viene evidenziata una riduzione delle crisi epilettiche nell’89% dei casi in cani già sotto terapia farmacologica. Il CBD utilizzato a suo tempo era un full spectrum derivato dalla canapa.

CBD full spectrum e varietà di cannabis

Perché è importante sottolineare questo piccolo particolare? Perché troppo spesso viene utilizzato il CBD galenico sintetico che non può certo avere le possibilità a livello terapeutico di un CBD full spectrum che contiene tutti i cannabinoidi presenti su quella varietà di canapa. Perché parliamo di varietà? Perché non tutti i full spectrum sono uguali. Questo perché non tutti vengono dalla stessa varietà di canapa quindi il CBD full spectrum di una marca può essere molto diverso da quelli di un’altra perché deriva da piante diverse e hanno fitocomplessi diversi sia per quel che riguarda il profilo terpenico che per quel che riguarda i cannabinoidi estratti.

Sempre più complicato, direte? In realtà le cose fondamentali sono:

  • il tipo di estrazione: a seconda del tipo di estrazione si avranno percentuali diverse di cannabinoidi;
  • il profilo terpenico: a seconda della varietà potrebbe esserci per esempio una quantità maggiore di linalolo che è un anticonvulsivante;
  • i cannabinoidi presenti in quantità maggiore nella pianta: non tutte le piante hanno quantità elevate di CBG, per esempio, che è anche lui un’anticonvulsivante.

E quindi bisogna avere una profonda conoscenza per riuscire a fare un piano terapeutico per un cane epilettico, partendo dal trovare il CBD che funziona, perché, se anche una “marca” non dovesse funzionare, non significa che il CBD per quel cane non possa essere efficace.

L’utilizzo dei cannabinoidi negli animali è una ricerca continua per la formulazione che meglio si adatta a quel soggetto e a quella patologia, ancora di più nel caso dei pazienti epilettici.

Cani epilettici: la terapia con CBD

Negli anni posso affermare che iniziare alla prima crisi la terapia con i cannabinoidi è decisamente la scelta migliore. I pazienti che hanno iniziato immediatamente dopo la prima o seconda crisi sono stati diversi anni senza ricorrere alla terapia farmacologica. Alcuni ancora adesso dopo 8 anni non hanno avuto un aumento delle crisi come gravità o come frequenza.

Come funziona la terapia con il CBD? Nonostante negli studi si siano utilizzati dosaggi molto alti la strada migliore è quella di partire da un dosaggio basso e aumentare specialmente nel caso di animali che già sono in terapia farmacologica. Questo evita inconvenienti come un sonno eccessivo.

Ma che tipo di cannabinoidi ci interessano? Quelli che maggiormente vengono presi in considerazione sono il CBD, il CBDa e il CBG. Ultimamente anche il CBDV è stato utilizzato in umana per pazienti con deficit neurologici e potrebbe essere, eventualmente, un cannabinoide da abbinare ai precedenti.

Perché tutti i pazienti epilettici dovrebbero intraprendere una terapia con i cannabinoidi? Perché il CBD, CBDa e CBG hanno un’azione neuroprotettiva e di neurogenesi, entrambe fondamentali per il benessere neurologico dell’animale.

E cosa succede se andando avanti la situazione peggiora e il CBD non funziona più? Si può sempre utilizzare una formulazione galenica a base di cannabis opportunamente studiata ma che contenga in questo caso anche il THC.

Ma se il cane ha il grappolo (diverse crisi epilettiche che si presentano in un breve lasso temporale, ndr), c’è qualcosa che può aiutare? In alcuni soggetti è stata utile la resina di cannabis, in particolare la resina di Bedrolite con aggiunta di una certa quantità di CBD per renderla ancora più efficace, da dare dopo la prima crisi.

Un paziente in particolare utilizza questa terapia da anni e non ha mai dovuto ricorrere ai farmaci. All’inizio eravamo partiti con un full spectrum, dopo qualche anno siamo passati alla cannabis e attualmente utilizza la cannabis e la resina per evitare il grappolo.

Non esiste una regola che vada bene per tutti i pazienti epilettici. Bisogna però ricordare che prima di dire che i cannabinoidi non funzionano ci sono diverse opzioni da prendere in considerazione.

La terapia passo per passo

Quindi come procedere:

  1. farsi seguire da un veterinario esperto.
  2. Verrà scelto un full spectrum che potrebbe essere adatto al caso clinico.
  3. Se non si dovesse avere successo con la dose minima si sale.
  4. Se anche così non si ottengono risultati si cambia prodotto.
  5. Se anche cambiando prodotto la situazione non migliora si passa alla cannabis. Ci sono pazienti sotto cannabis da anni che avevano fino a 15 crisi al mese e si sono ridotte a 2 leggere.

Abbiamo avuto purtroppo anche la controprova. Un cane sotto terapia farmacologica con 3 farmaci diversi e 3 crisi a settimana che con l’aggiunta del SEC-E è riuscito a non avere più crisi per diversi mesi. Purtroppo poi i proprietari hanno pensato che non fosse necessario continuare con il CBD e adesso il cane prende ben 4 farmaci anti epilettici con tutti gli effetti collaterali connessi e ha comunque le crisi.

Ovviamente un caso è sempre un caso e non tutti si possono permettere di aggiungere anche i cannabinoidi alle altre terapie in atto. È anche vero però che ci sono pazienti che sono riusciti a ridurre se non addirittura togliere alcuni farmaci dopo aver aggiunto i cannabinoidi alla terapia.

I cannabinoidi aiutano anche nel caso di crisi epilettiche anche se non “idiopatiche” e per problemi neurologici in generale. Il consiglio è quindi quello di iniziare alla prima crisi diagnosticata.

27 giugno 2025
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