Monitorcannabis.it: "Ridiamo potere ai pazienti", ecco il sito per segnalare la carenza di cannabis

Monitorcannabis.it: "Ridiamo potere ai pazienti", ecco il sito per segnalare la carenza di cannabis

Per i pazienti italiani la carenza di cannabis è uno dei maggiori problemi rispetto alla necessaria continuità terapeutica di cui avrebbero bisogno per poter portare avanti le proprie cure. Per la maggior parte di questi pazienti, infatti, dover interrompere le cure a base di cannabis, significa perdere, in poco tempo, tutti i benefici acquisiti in tempi molto più lunghi. In Italia la produzione di cannabis nazionale stenta a decollare, e la gran parte di quella consumare dai pazienti viene importata dall'estero. Nonostante questo, il fabbisogno dei pazienti viene continuamente sottostimato, per cui ciclicamente si verifica la carenza di una o più varietà in diverse Regioni d'Italia. Per questo motivo il dottor Marco Ternelli, farmacista esperto in questo tipo di preparazioni, dopo aver vissuto per anni l'impotenza di conoscere il problema senza poter far nulla per risolverlo, ha pensato a questo sistema per poter rendere chiara a tutti la situazione e fare qualcosa di concreto, raccogliendo le segnalazioni dei pazienti e quindi i dati necessari per poter intervenire.
Il sito si chiama Monitorcannabis.it, è già attivo e sono già presenti 57 segnalazioni in 17 diverse Regioni. "Io lo considero uno strumento filantropico perché è libero e gratuito e va in mano direttamente ai pazienti", sottolinea Ternelli puntualizzando che: "Il motto è 'Ridiamo potere ai pazienti per davvero' nel senso che questo sito deve essere usato dai pazienti; per questo spero che questa iniziativa abbia un'ampia diffusione in modo che ne vengano a conoscenza il più grande numero di persone possibile per fare in modo che sia un'iniziativa efficace". Noi di Cannabisterapeutica.info siamo felici di essere media-partner dell'iniziativa e, oltre a questa intervista per raccontarvi come funzionerà, seguiremo il progetto con approfondimenti ed articoli per tenere alta l'attenzione sull'argomento.

Come nasce il progetto Monitorcannabis.it?
L'idea di base è nata dal fatto che quest'anno ci saremmo trovati ad affrontare una carenza di cannabis, che non è una cosa nuova, bene o male capita, con alcune o. tutte le varietà in diverse zone d'Italia. Dati ufficiali alla mano, secondo la curva di crescita dei consumi del ministero della Salute, quest'anno avremmo un fabbisogno di circa 1300 chilogrammi, ma, tra quella prodotta e importata, non arrivavamo ad una tonnellata. Il fatto è che ad oggi mancavano dei dati precisi che potessero dirci effettivamente, dove c'è la carenza e di che varietà, non c'erano stime.

E come si è sviluppato?
Partendo da questo presupposto, ho pensato di fare un sito dove il paziente può segnalare la carenza, dicendo che, nel tal posto, non trova le varietà che mancano, così è nato Monitorcannabis.it. E' fatto nel modo più semplice possibile e la segnalazione parte tramite mail, segnalando la provincia, le varietà di cui hai la prescrizione che mancano. Questa è la fase 1, che chiamo la fase di avviamento. Poi ci sarà una fase 2 che, nella mia idea, darà il valore aggiunto al progetto. Questo è un progetto privato, e quindi, ad esempio per il ministero della Salute, questi dati potrebbero non avere valore, e quindi l'idea è che nella fase 2, il paziente che inserisce la segnalazione, o chi per lui, perché può essere un familiare, un operatore sanitario che lo segue, un familiare o un amico, può decidere di inviare una copia di questa segnalazione al Ministero, insieme alla prescrizione medica che "certifica" la segnalazione.

L'importanza di tutta questa operazione è che poi si avranno dei dati, divisi per i vari territori, con statistiche precise su come e dove migliorare, giusto?
L'auspicio è che, una volta che i dati ci saranno e che saranno chiari, visto che le statistiche sono sempre consultabili sul sito in tempo reale ed è possibile vedere le carenze in che regioni o provincie e di che varietà, avremo in mano uno strumento per poter fare qualcosa di pratico. Sottolineo che questo non è uno strumento ministeriale, ma un tentativo che ho voluto fare per tentare di migliorare una situazione che si trascina identica da anni.

Mario Catania

6 luglio 2020
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