Cannabis, "fame chimica" e peso corporeo: cosa dicono gli studi?

Cannabis, "fame chimica" e peso corporeo: cosa dicono gli studi?

L'uso della Cannabis, famosa per causare la cosiddetta "fame chimica", viene in genere associato alla possibilità di aumentare di peso. Non è un mistero che a livello clinico la pianta e i suoi derivati siano utilizzati per stimolare l'appetito, per esempio nei confronti dei pazienti affetti da cancro, così come per trattare patologie direttamente collegate all'assunzione di cibo, come l'anoressia.

Eppure, secondo una recente ricerca, la legalizzazione sarebbe collegata alla diminuzione dei tassi di obesità. Ma quindi qual è il rapporto tra Cannabis, fame chimica e peso corporeo? Cerchiamo di capirlo insieme con questo articolo.

Che cosa si intende con “fame chimica”

La sensazione di fame è legata a diversi fattori: i livelli di zucchero nel sangue e di ormoni in circolo all’interno dell’organismo; lo svuotamento completo dello stomaco e dell’intestino dopo i pasti e dopo la digestione; le segnalazioni inviate dall’ipotalamo; e le condizioni psicologiche, come ansia e stress. A queste cause si aggiungono quelle legate ai fattori esterni e sensoriali, come il profumo di un piatto particolarmente invitante o gli stimoli visivi, che, però, agiscono prevalentemente sull’appetito.

Tra le interferenze esterne che possono influire sulla sensazione di fame ci sono anche quelle causate dai cannabinoidi e dalle altre componenti della Cannabis. Il CBD, il CBG e il THC, per esempio, stimolano il sistema endocannabinoide e l’ipotalamo e spingono le cellule P/D1, presenti sul fondo dello stomaco e nel pancreas, a produrre la grelina, un ormone che stimola il bisogno di cibo. È in questo caso che si assiste alla cosiddetta “fame chimica”, indotta quindi chimicamente dai cannabinoidi.

I benefici della “fame chimica”

Anche se spesso viene connotata negativamente, la fame chimica indotta dall’uso di Cannabis si può rivelare utile in ambito medico e scientifico. La pianta e i suoi derivati vengono infatti spesso utilizzati per trattare pazienti affetti da disturbi alimentari, come l’anoressia, o che vivono un’importante e pericolosa perdita di peso dovuta a trattamenti come la chemioterapia, che causa spesso nausea e perdita di appetito.

Ma se da una parte aiuta a mangiare di più e ad apportare la giusta quantità di nutrimento all’organismo, dall’altra un uso frequente di Cannabis è associato all’aumento di peso e all’obesità? Sembrerebbe di no.

Cannabis e peso corporeo: gli studi scientifici

A fare un po’ di chiarezza è stato un recente studio condotto dalla North Dakota State University, in collaborazione con il Center for the Study of Public Choice and Private Enterprise e la Metropolitan State University of Denver, che ha analizzato i dati raccolti nello Stato di Washington (uno dei primi ad autorizzare l’uso ricreativo di Cannabis nel 2014) dal 2002 al 2018. Dalla ricerca pubblicata su Health Economics è emerso che l'apertura dei dispensari di Cannabis ricreativa ha portato a una diminuzione dei tassi di obesità del 5,4%.

Simili le conclusioni alle quali è arrivato un altro team di ricercatori nel 2019. Secondo il loro studio, disponibile su International Journal of Epidemiology e condotto sui dati raccolti attraverso un questionario e relativi a oltre 33mila persone, i consumatori di Cannabis presentavano un ridotto indice di massa corporea, soprattutto sul lungo periodo.

La Cannabis per trattare l’obesità

Ad entrare ancora di più nello specifico è uno studio pubblicato nel 2021 e disponibile su Cannabis and Cannabinoid Research. Obiettivo finale: evidenziare le proprietà farmacologiche di Δ9-tetraidrocannabivarina (THCV), Δ9-tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD), i componenti isolati predominanti della Cannabis sativa, nonché il suo potenziale terapeutico nel trattamento dell'obesità. La ricerca si è basata su prove scientifiche già esistenti e la raccolta dei dati è stata eseguita nel database elettronico di PubMed.

Le prove raccolte hanno dimostrato che i derivati della Cannabis sativa hanno un importante potenziale terapeutico grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e neuroprotettive. Inoltre, come già evidenziato in precedenza, le persone che fanno uso di Cannabis avrebbero un indice di massa corporea inferiore rispetto a quelle che non la consumano.

A partire da questi risultati sarebbero quindi necessari studi mirati per capire le reali potenzialità della Cannabis e per avviare dei trattamenti specifici per contrastare i livelli allarmanti di sovrappeso e obesità in tutto il mondo.

Secondo il report 2022 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, i tassi di sovrappeso e obesità hanno raggiunto proporzioni epidemiche in tutta Europa. Dal documento emerge che il 59% degli adulti europei e quasi 1 bambino su 3 (29% dei maschi e 27% delle femmine) sonoin sovrappeso o affetti da obesità, ormai considerata una vera e propria patologia che causa più di 1,2 milioni di decessi all'anno, corrispondenti a oltre il 13% della mortalità totale del Vecchio Continente.

Martina Sgorlon

29 novembre 2022
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