Con 69 voti favorevoli e 23 contrari il Parlamento dell'Albania ha legalizzato la produzione di cannabis terapeutica e industriale.
Secondo la legge approvata tutti gli estratti della pianta (sia di cannabis considerata medica che di quella considerata industriale), incluso il CBD e altri cannabinoidi minori derivati dalla canapa, sono considerati come farmaci ai sensi della legge albanese e possono essere prodotti solo per mercati esterni.
La nuova legge prevede l'istituzione di un'Agenzia nazionale per il controllo della cannabis (NCCA), che sarà responsabile dell'attuazione della legge e della supervisione di entrambi i settori. L'Agenzia, sotto l'autorità del ministro della salute, stabilirà regole, effettuerà ispezioni dei campi di cannabis e monitorerà la lavorazione e la produzione.
Albania: le licenze per la cannabis terapeutica
Per ottenere una licenza nel settore di produzione della cannabis terapeutica il richiedente deve possedere il 51% delle azioni della società con almeno 1 milione di dollari di capitale. Sono inoltre richiesti almeno tre anni di esperienza nella coltivazione, produzione e distribuzione di tali prodotti e cinque anni di attività in uno dei paesi appartenenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Devono inoltre possedere la certificazione di buone pratiche di fabbricazione (GMP) da parte dell'Agenzia europea per i medicinali o della Food & Drug Administration degli Stati Uniti per almeno tre anni.
Inoltre, i licenziatari potranno coltivare un massimo di soli dieci ettari di cannabis ciascuno, con il limite nazionale complessivo fissato a 200 ettari.
“Il registro nazionale delle entità autorizzate regolerà la produzione controllata di cannabis per scopi medici. La licenza medica prevede il trasporto di semi, piante e persino prodotti e sottoprodotti”, ha affermato il ministro della Salute, Ogerta Manastirliu.