I pazienti registrati che vivono nello Stato di New York possono ora coltivare cannabis per combattere la patologia che li affligge.
La legge è stata approvata a fine settembre ed è appena entrata in vigore: consente un maggiore accesso a coloro che hanno patologie per la quale la cannabis può essere utile. Qualora siano impossibilitati a farlo, la coltivazione potrà essere portata avanti dai caregiver, il personale sanitario che li assiste.
Autoproduzione di cannabis per i pazienti a New York
Un singolo paziente può coltivare fino a tre piante di cannabis femmine in fase di fioritura e tre piante in fase vegetativa, in modo da mantenere il ciclo produttivo ed evitare l'interruzione del raccolto.
"È un grande passo avanti per i pazienti e i medici. Abbiamo riscontrato un interesse estremo da parte dei pazienti e degli assistenti designati ad avere la possibilità di coltivare la cannabis a casa", ha detto Lyla Hunt, vicedirettore della Sanità Pubblica per l'Ufficio di Gestione della Cannabis dello Stato.
Il programma di cannabis terapeutica dello Stato è in vigore dal 2016 ed è stato recentemente ampliato per consentire un maggior numero di condizioni ammissibili. "Sappiamo che la nostra comunità e molte persone stanno abbattendo lo stigma e vogliono avere accesso. Stavamo solo aspettando che la legislazione rispondesse a ciò che credo tutti volessero veramente", ha sottolineato una paziente a una testata locale.
Canada: il 10% dei consumatori coltiva la propria cannabis
La coltivazione domestica è legale nella maggior parte del Canada, con alcune eccezioni locali, ben prima della definitiva legalizzazione ricreativa del 2018. I pazienti sono autorizzati a coltivare dai primi anni 2000.
Secondo un recente studio scientifico la percentuale di consumatori che coltivavano la propria cannabis è aumentata dal 6% prima del passaggio della legalizzazione al 9% nel 2020. Coloro che risiedono in aree più rurali sono più propensi alla coltivazione domestica.
L'associazione antiproibizionista Normlha fatto notare che: "Permettere la coltivazione domestica fornisce ai consumatori adulti una fonte immediata di cannabis, un'alternativa al mercato illegale".
Vantaggi e svantaggi dell'autoproduzione di cannabis
Coltivare la propria cannabis può offrire molti vantaggi, tra i quali il più evidente è il risparmio economico. Se una persona è esperta e capace, può coltivare la propria cannabis per una frazione di quello che costa l'acquisto di cannabis presso i punti vendita al dettaglio.
Un altro grande vantaggio è il controllo di ciò che viene contenuto nella cannabis. Dopo tutto, se si coltiva la propria cannabis, si sa esattamente con quale frequenza viene annaffiata, qual è la qualità dell'acqua e quali e quando vengono somministrati i nutrienti alle piante. Infine ci si può organizzare per fare in modo di mantenere un ciclo continuo tra raccolta e produzione, per fare in modo di portare avanti il proprio piano terapeutico senza interruzioni.
Dall'altro lato per i pazienti la cannabis rappresenta un vero e proprio farmaco, e la difficoltà può arrivare nell'ottenere un prodotto "standardizzato" che cioè contenga sempre gli stessi principi attivi nel giusto rapporto. L'altro limite è che per chi affronta l'autoproduzione il prodotto finale è rappresentato dalle infiorescenze, mentre attualmente sul mercato sono presenti prodotti che vengono dispensati in diverse forme, dalle capsule agli oli.
Redazione di Cannabisterapeutica.info