Campania: approvata all'unanimità la legge regionale sulla cannabis

Campania: approvata all'unanimità la legge regionale sulla cannabis

cannabisLa Campania ha approvato in consiglio regionale, all’unanimità, la proposta di legge regionale sull’uso terapeutico della cannabis, anche se per l'effettività della legge bisognerà attendere il regolamento attuativo.

In Campania la proposta di legge è stata portata in Consiglio il 6 maggio scorso, primo firmatario il democrat Raffaele Topo.

L’uso dei cannabinoidi sarà ammesso come trattamento per diversi sintomi (nausea, vomito, dolore, spasmi muscolari) e patologie come: disturbi d’ansia, disturbi post-traumatici da stress, diabete, artrite reumatoide. Ma anche sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale, dolore cronico, effetti da chemioterapia e radioterapie a da Hiv.

Alberto Ritieni, professore di chimica degli alimenti all’Università Federico II di Napoli, tra gli studiosi che hanno appoggiato il comitato per l’approvazione della legge, commenta il risultato: “Fino ad adesso potevi curarti con la cannabis, ma era tutto a carico tuo. Nel momento in cui la regione ne riconosce l’utilità e metta una voce di spesa anche per questo, c’è la possibilità, per alcune patologie, con alcune regole per cui ci deve essere un opportuno piano terapeutico e medici specialistici, di riconoscere il costo a carico del welfare statale“.

Per rendere meno gravoso per il sistema sanitario regionale il costo della preparazione dei farmaci, è stata prevista anche una intesa con le Università campane: è prevista una clausola di valutazione per verificare l’effetto applicativo della cannabis. Sarà creato anche un Comitato tecnico scientifico con il compito di diffondere la conoscenza dei vari impieghi e degli effetti della cannabis. Toccherà sempre al Comitato formare e aggiornare periodicamente gli operatori sanitari e provvedere alla realizzazione di progetti di ricerca per le cure palliative e per la terapia del dolore. Per il 2016 la normativa sarà finanziata con un fondo di 500 mila euro di fondi regionali.

Come riporta Il Test, Annunziata Lombardi, consulente tecnico-scientifica per la stesura della legge e farmacista specializzata in galenica tradizionale e chimica, spiega i passi avanti della legge per evitare che i medici-obiettori sabotino le nuove regole: “Esistono già degli hub, con medici istruiti per la terapia con i farmaci cannabinoidi, ma al di là degli hub inizierà la formazione prima sui medici specialistici e poi sui medici di base, per la prescrizione di farmaci cannabinoidi. Ma una prescrizione – specifica Lombardi – non intesa solo in termini di formalità da mettere in ricetta, ma come capacità di seguire i pazienti nel dosaggio. E sono state strutturate delle academy di formazione per i medici”. Gli hub di cui parla la dottoressa Lombardi sono i centri della terapia del dolore, ma l’esperta specifica: “La rimborsabilità introdotta non è rivolta solo alle malattie che rientrano nella terapia del dolore, ma anche a chi soffre di glaucoma, a chi ha problemi di resistenza alla terapia convenzionale, a chi soffre di epilessia o parkinson. pazienti che non si rivolgono ai centri della terapia del dolore, ma che vanno in altri centri”.

La nuova legge "mira anche a diffondere la cultura dell’uso della canapa anche in altri settori diversi da quello terapeutico, come industriale, alimentare e delle bonifiche ambientali".

Redazione cannabisterapeutica.info

1 agosto 2016
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