La seconda vita di un cane grazie alla cannabis e alla sua "mamma" umana che non si è arresa

La seconda vita di un cane grazie alla cannabis e alla sua "mamma" umana che non si è arresa
A cura di
LINEA SEC

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Lucky è stato diagnosticato con una grave forma di artrosi all’età di 8 anni e da allora ha sempre dovuto ricorrere all’utilizzo di farmaci antinfiammatori o cortisone, con effetti devastanti legati all’utilizzo di quest’ultimo (incontinenza urinaria e relativi problemi correlati). Ad un certo punto a Lucky viene prescritto oltre al cortisone anche il Gabapentin. Lucky nel frattempo inizia ad avere anche problemi al fegato.

Viene l’inverno del 2019 e la situazione diventa sempre più difficile: Lucky fatica sempre di più a muoversi e camminare. La sua “mamma” umana lo deve aiutare quando deve uscire per sporcare.

Tutto precipita nella primavera del 2020: a Lucky viene riscontrato un tumore ad un testicolo e viene operato. Dopo l’intervento Lucky non riesce più ad alzarsi, non si muove dalla sua cuccia, non vuole più mangiare a meno che non venga imboccato. La famiglia si stringe intorno a Lucky e si adopera in mille modi per tenere Lucky pulito (nel frattempo è insorta anche l’incontinenza fecale), e partecipe alla vita.

Dopo due settimane nelle quali non cambia niente, il veterinario che l’ha in cura suggerisce di prendere in considerazione di lasciare andare Lucky. La famiglia non ne vuole sapere, lui è uno di loro e non ci si può arrendere così.

Lucky non vuole morire, vuole solo poter stare meglio

La Dottoressa Elena Battaglia

Passa un altro mese e Lucky inizia a zoppicare, viene portato dal suo veterinario curante e viene diagnosticato un osteosarcoma. Gli viene aggiunto alla terapia di cannabinoidi il cortisone con tutti i soliti effetti collaterali.La famiglia ripiomba nella disperazione. Lucky ha male nonostante la cannabis, che comunque non sta assumendo a dosaggio massimo (dosaggio necessario in caso di tumore). Decidiamo di aggiungere un mix di varietà di cannabis che si è rilevato utilissimo nel bloccare un osteosarcoma in un cane (da novembre 2019 ad oggi è fermo). La sua famiglia non bada a spese per Lucky e così viene preparato un piano terapeutico “speciale” con il Bedica al mattino e il mix con Cannabis Aurora e Bedrolite la sera (perché all’inizio si era provato a fare il contrario ma Lucky al mattino dormiva troppo).

Piano piano con entrambe si sale al dosaggio massimo. Intanto il cortisone è stato scalato e tolto.Lucky, però, sembra troppo addormentato. La dose di cannabis è soggettiva, e può capitare, raramente, che ci sia un cane che con la dose massima possa accusare un pò troppo sonno. Quindi si scende di gocce fino a trovare la dose che toglie il dolore a Lucky ma al tempo stesso gli permette di “vivere” le sue giornate.

Sono passati 5 mesi dalla diagnosi di osteosarcoma, Lucky sta benissimo e a parte il “problema” del dosaggio delle gocce non ha avuto altre difficoltà. Attualmente cammina come un cane sano e non ha dolore. Forse saremo fortunati e anche il suo osteosarcoma si fermerà o forse non lo saremo, ma la cosa certa è che gli abbiamo allungato la vita e gli abbiamo permesso di “vivere” la sua vita al meglio . A nessun animale e a nessun paziente “umano” va tolta questa possibilità.

Dottoressa Elena Battaglia

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