Nella regione più volte sbandierata come eccellenza della sanità nazionale è stata finalmente approvata una norma che disciplina l'erogazione della cannabis a carico del Sistema sanitario regionale, e quindi gratuita per una serie di patologie.
Era un provvedimento atteso da tempo per il quale più volte i Radicali avevano dato battaglia, portando in consiglio una legge di iniziativa popolare corredata da 6mila firme che non era mai stata discussa, durante la presidenza Maroni. Ora la Regione guidata dall'ex sindaco di Varese Attilio Fontana, sempre della Lega, ha approvato con una delibera (contenuta nel sub allegato A della Delibera XI/491 del 02/08/2018) la rimborsabilità delle cure a base di cannabis, mettendosi al passo di altre regioni (QUI tutte le leggi Regione per Regione).
La cannabis sarà gratuita se prescritti dagli specialisti in ospedale dei reparti di Anestesia Rianimazione, Centri di Terapia del Dolore di primo e secondo livello e Ambulatori di Terapia del Dolore, Neurologia, Malattie Infettive, Oncologia, Medicina Interna, Oculistica, Reumatologia, Pediatria, Ematologia, Psichiatria/Neuropsichiatria, Radioterapia.La terapia avrà un durata di sei mesi, rinnovabile, e la prima prescrizione sarà fatta dentro l’ospedale dopo di che il paziente riceverà una ricetta rossa non ripetibile anche dal medico di famiglia.
Le patologie per le quali è prevista la rimborsabilità sono quelle indicate dal decreto Lorenzin del 2015 e quindi 1) dolore cronico moderato-severo refrattario alle terapie farmacologiche attualmente disponibili; 2) analgesia in patologie che implicano spasticità associata a dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale) resistente alle terapie convenzionali; 3) analgesia nel dolore cronico
(con particolare riferimento al dolore neurogeno) in cui il trattamento con antinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rivelato inefficace; 4) effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito, causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV, che non può essere ottenuto con
trattamenti tradizionali; 5) effetto stimolante l’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell’anoressia nervosa, che non può essere ottenuto con trattamenti standard; 6) effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali; 7) riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette che non può essere ottenuta con trattamenti standard.
Per le altre prescrizioni, ricordando che in Italia la cannabis a livello medico è prescrivibile per qualsiasi patologia per la quale ci siano cenni su riviste scientifiche accreditate, la cannabis sarà a pagamento.
Redazione di cannabisterapeutica.info