Nuove evidenze scientifiche dell'efficacia del THC nella cura dell’apnea del sonno

Nuove evidenze scientifiche dell'efficacia del THC nella cura dell’apnea del sonno

sonno1La "sindrome delle apnee ostruttive del sonno", nota anche come "Osas" dall’acronimo inglese, o anche, appunto, come "sindrome di Pickwick", è una serie di interruzioni della respirazione mentre si dorme: se non curata, può avere conseguenze anche gravi sulla salute. In generale si respira male, si ha un sonno frammentato e si sviluppa ipertensione.

Un aiuto per i pazienti che soffrono di questo problema può arrivare, secondo i ricercatori del Center for Narcolepsy, Sleep and Health Research dell'Università dell'Illinois di Chicago, dal THC, il composto psicoattivo della cannabis.

In uno studio recente i ricercatori hanno dimostrato che il THC (dronabinol) iniettato localmente nel gangli nodosi dei topi sopprime l’apnea. Hanno scritto che: "Questi dati supportano l'idea che il dronabinol stabilizzi il sistema respiratorio, rafforzando i muscoli delle vie aeree superiori grazie all'azione sui gangli nodosi; risultati che sottolineano il potenziale terapeutico del dronabinol per il trattamento di apnea ostruttiva del sonno". I gangli nodosi nei quali è stata iniettata la sostanza appartengono al nervo vago, che influenza la respirazione e altre funzioni del corpo.

Fonte: International Association for Cannabinoid Medicines

Redazione Cannabisterapeutica.info

4 novembre 2013
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