Le potenzialità e le strategie per l'utilizzo dei cannabinoidi
La sindrome di Tourette è una condizione neurologica caratterizzata da tic involontari che, nei casi più gravi, possono essere invalidanti. La cannabis, però, può aiutare a ridurre l’intensità dei sintomi. Ecco come.
Cos’è la sindrome di Tourette
La sindrome di Gilles de la Tourette o, più semplicemente, sindrome di Tourette è un disturbo neurologico caratterizzato da un quadro comportamentale che vede tra le principali manifestazioni una serie di tic motori e vocalizzi involontari. Questi, a seconda della gravità, dell’intensità e della frequenza, possono diventare invalidanti.
Il nome della sindrome deriva dal neurologo francese Georges Gilles de la Tourette, che per primo la descrisse nell’Ottocento, nonostante fosse già stata individuata oltre due secoli prima.
La sindrome interessa in particolare bambini e ragazzi (soprattutto maschi) e nei casi più lievi comincia a regredire man mano che ci si avvicina ai 25 anni. Solo 1 paziente su 3 convive con i disturbi e la sintomatologia anche in età adulta.
Quali sono i sintomi della sindrome di Tourette
I sintomi della sindrome di Tourette variano a seconda della gravità dei casi e dei muscoli coinvolti. Quando i tic interessano solo una tipologia di muscoli si parla di tic semplici, quando invece coinvolgono più gruppi muscolari si è di fronte a tic complessi.
Tra i tic semplici rientrano, per esempio, i vocalizzi (come grugniti o grida) o azioni involontarie come sbattere le palpebre, tossire, annusare, soffiare, digrignare i denti o girare il collo. Tra i tic complessi ci sono invece scalciare, saltare, l’ecoprassia (l’imitare i gesti altrui) e la coproprassia (il fare gesti osceni o volgari).
A questi, in alcuni pazienti, si affiancano altri sintomi come disattenzione, irrequietezza motoria, pensieri o comportamenti ossessivi o ripetitivi.
La sintomatologia è particolarmente intensa in presenza di stati di ansia, stress e disagio emotivo.
Diminuire i sintomi della sindrome di Tourette con la cannabis
Attualmente non esistono trattamenti risolutivi per la Sindrome di Tourette, ma, attraverso una cura farmacologica e il supporto psicoterapico, è possibile contenere la sintomatologia e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Tra i trattamenti più efficaci oggi rientra anche quello a base di cannabis terapeutica, che contribuisce a diminuire l’intensità e la frequenza dei sintomi anche nei pazienti più giovani.
Come la cannabis aiuta a ridurre i sintomi della Sindrome di Tourette
Il segreto è nascosto nelle proprietà di due dei suoi principali cannabinoidi: il THC (delta-9 tetraidrocannabinolo), dall’azione miorilassante e che ha quindi la capacità di rilassare la muscolatura e ridurre i tic, e il CBD (cannabidiolo), che agisce come antipsicotico, riducendo gli stati di ansia e stress e gli stati emotivi che possono innescare la sintomatologia tipica della sindrome.
A dimostrarlo è anche una recente review pubblicata sul Polish Journal of Neurology and Neurosurgery, che, analizzando le ricerche precedentemente condotte, conclude che le terapie a base di cannabis terapeutica possono essere realmente efficaci “nel trattamento dei tic e della comorbilità psichiatrica nei pazienti affetti da Sindrome di Tourette”.
Agli studi in laboratorio e alle ricerche d’archivio si affiancano i casi virtuosi di medici e pazienti che hanno già intrapreso questa strada, senza dimenticare che anche la normativa italiana — attraverso il Decreto Lorenzin — consente l’utilizzo di cannabis terapeutica per trattare la Sindrome di Tourette.
