Trump firma l’ordine per la riclassificazione della cannabis negli USA: svolta per medicina e ricerca

Trump firma l’ordine per la riclassificazione della cannabis negli USA: svolta per medicina e ricerca

Riclassificazione della cannabis negli USA: riconosciuto il valore medico, si aprono nuove opportunità per ricerca scientifica, pazienti e settore industriale

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che avvia formalmente il processo di riclassificazione della cannabis dalla Tabella I alla Tabella III secondo il Controlled Substances Act federale, segnando un importante, seppur parziale, cambiamento nella politica nazionale sulle droghe.

Riconoscimento medico e nuove opportunità di ricerca

Tradizionalmente, la cannabis negli Stati Uniti era classificata insieme a sostanze come eroina e LSD, cioè droghe considerate senza utilizzo medico accettato e ad alto potenziale di abuso. Con la riclassificazione prevista la cannabis entrerebbe nella Tabella III, che include farmaci con un più basso rischio di dipendenza e con riconosciuto valore terapeutico, come alcuni analgesici con codice.

La misura punta a colmare lacune storiche nella ricerca medica e scientifica sulla cannabis e sui prodotti a base di cannabidiolo (CBD), riconoscendo il ruolo dei cannabinoidi nel trattamento del dolore cronico, della nausea da chemioterapia e di altre patologie, e sottolineando la necessità di rafforzare infrastrutture di ricerca affidabili e controllate.

Impatti regolatori ed economici

La riclassificazione, se completata dall’iter normativo con il Dipartimento di Giustizia, potrebbe ridurre parte degli oneri regolatori per le imprese legali del settore, facilitare l’accesso a strumenti finanziari e consentire detrazioni fiscali oggi vietate alle aziende che operano con sostanze inserite nella categoria più restrittiva. Va però chiarito che questa misura non equivale alla legalizzazione federale della cannabis per uso ricreativo. 

Reazioni del mercato e della politica

La notizia ha generato reazioni contrastanti nei mercati finanziari: alcuni titoli del settore hanno registrato fasi di crescita, seguite però da correzioni, segno che gli investitori restano cauti in assenza di riforme più ampie, come quelle relative al sistema bancario. Dal punto di vista politico, il provvedimento è stato accolto come un passo avanti, ma non mancano critiche da parte di chi evidenzia come la misura non affronti questioni di giustizia sociale legate alla guerra alla droga, come la cancellazione dei precedenti penali o un accesso realmente equo al mercato.

Conseguenze per il settore terapeutico

Per medici e pazienti, la riclassificazione rappresenta un potenziale avanzamento decisivo: potrà facilitare studi clinici più estesi, migliorare la conoscenza scientifica sugli effetti e sui rischi, e contribuire alla definizione di linee guida più chiare sull’utilizzo terapeutico dei cannabinoidi. Sarà però fondamentale continuare a lavorare su dosaggi, sicurezza, interazioni farmacologiche e tutela delle categorie più fragili.

19 dicembre 2025
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