Un nuovo studio conferma l'efficacia della cannabis nel trattamento dei sintomi dell'autismo

Un nuovo studio conferma l'efficacia della cannabis nel trattamento dei sintomi dell'autismo

E’ stato di recente compiuto un importante passo in avanti per lo studio della cannabis terapeutica nel trattamento dell’autismo. Sono stati infatti pubblicati a gennaio 2019 su Frontiers in Pharmacology i risultati di una ricerca condotta dall’unità di Farmacologia e Tossicologia Clinica del centro medico Harofeh di Assaf a Tel Aviv, in Israele.

Nonostante siano stati già condotti alcuni studi sull'utilizzo di cannabis nei bambini affetti da autismo per il trattamento dei sintomi, sono ancora pochi i dati pubblicati circa l’utilizzo di uno spettro più ampio di cannabinoidi. La cannabis in effetti contiene numerosi composti chimicamente attivi, tra cui il Δ9-tetraidrocannabinolo (THC), il cannabidiolo (CBD) e i terpeni, ognuno con potenzialità diverse. Il THC attiva il sistema endocannabinoide nel sistema nervoso centrale, influenzando l'appetito, l'ansia, la funzione cognitiva e la memoria. Al contrario, il CBD è ansiolitico, antinfiammatorio, antiemetico e antipsicotico.

Lo studio

Lo studio è stato condotto su 53 bambini affetti da autismo che non avevano mai sperimentato prima l’utilizzo di cannabinoidi, di cui circa due terzi hanno beneficiato di un trattamento costituito da un estratto di cannabis ad alto contenuto di CBD e basso contenuto di THC. In un range anagrafico da 4 a 22 anni, l'età media dei pazienti è stata di 11 anni. Il dosaggio medio di THC è stato di 7 mg (in un range da 4 a 11 mg) mentre quello di CBD è stato di 90 mg (in un range da 45 a 143 mg). La durata media della terapia è stata di 66 giorni (in un range da 30-588 giorni). I genitori dei pazienti sono stati istruiti circa le modalità di somministrazione dell’olio da utilizzare per via orale. I dati sull’andamento del trattamento sono stati monitorati attraverso interviste di follow-up due volte a settimana, nonché analizzati da un gruppo indipendente di specialisti (un neurologo pediatrico specializzato in ASD, farmacologi clinici e farmacisti) con il compito di verificare l’efficacia sui sintomi e l’insorgenza degli effetti indesiderati. I sintomi monitorati sono stati: sintomi di iperattività, problemi relativi al sonno, autolesionismo, ansia.

I risultati

I dati raccolti sono stati incoraggianti: gli attacchi di autolesionismo e rabbia sono migliorati nel 67,6% e peggiorati nell'8,8%; i sintomi di iperattività sono migliorati nel 68,4%, non hanno subito variazioni nel 28,9% e peggiorati nel 2,6%; i problemi relativi al sonno sono migliorati del 71,4% e peggiorati del 4,7%; l'ansia è migliorata del 47,1% e peggiorata del 23,5%. Gli effetti avversi, per lo più sonnolenza e cambiamento di appetito sono rimasti lievi. I dati aggregati complessivi restituiscono un netto miglioramento generale: la variazione generale dei sintomi è stata registrata per 51 su 53 pazienti (due pazienti non hanno presentato un rapporto sul loro miglioramento complessivo). Un miglioramento complessivo è stato segnalato nel 74,5%. Nessuna variazione è stata riportata nel 21,6% e un peggioramento nel 3,9%.

Gli altri studi

Pochi mesi fa nello studio pubblicato su Progress in Neuro-Psychopharmacology & Biological Psychiatry i ricercatori spiegavano che: “L’uso di cannabinoidi in generale e CBD in particolare nel trattamento di numerose condizioni mediche e mentali, tra cui l’autismo, sta crescendo rapidamente. Tutte le prove attuali sono indirette e basate sull’efficacia del CBD in condizioni patologiche che potrebbero essere presenti anche in questa patologia. Quindi, la potenziale efficacia del CBD nel contesto dell’ASD è solo suggerita”.

Secondo gli studiosi: “Il CBD ha dimostrato alcune proprietà pro-sociali negli studi pre-clinici. Inoltre, in alcune delle più comuni comorbidità dell’ASD, come disturbi del sonno, ADHD, ansia e convulsioni, il CBD può essere efficace come monoterapia o trattamento aggiuntivo".

Intanto gli scienziati dello Shaare Zedek Medical Center di Gerusalemme, guidati dal dottor Adi Eran hanno studiato gli effetti di un estratto di cannabis in 60 bambini autistici con un’età media di 11,8 anni (range: 5-18 anni). Sono stati trattati con CBD e THC per via orale con un rapporto di 20: 1. La dose è stata aumentata in base all’effetto con una dose massima di CBD di 10 mg per chilogrammo di peso corporeo e una dose massima di THC di 0,5 mg/kg. La tollerabilità e l’efficacia sono state valutate con scale standard, tra cui il questionario Home Situations Questionnaire–Autism Spectrum Disorder (HSQ-ASD) e l’Autism Parenting Stress Index (APSI).

Redazione di cannabisterapeutica.info

5 aprile 2019
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