San Marino produrrà cannabis terapeutica e punta al mercato italiano

San Marino produrrà cannabis terapeutica e punta al mercato italiano

Quattro aziende sono già state autorizzate alla produzione

A San Marino inizierà a breve la produzione di cannabis terapeutica con 4 aziende che sono già pronte per la fase iniziale. 

Durante il Consiglio del febbraio del 2023 è stato infatti ratificato il decreto per "il rilascio dell'autorizzazione alla coltivazione, trasformazione e commercio di semilavorati infiorescenze e medicinali derivati di cannabis". E le ultime novità sono state raccontate direttamente da Claudio Muccioli, dirigente dell’Authority sanitaria. 

Produzione di cannabis a San Marino: ecco come funzionerà

"E' la normativa che è uscita nel 2021, ha avuto grande interesse a livello nazionale e anche internazional”, sottolinea infatti a San Marino TV. “In questo periodo la normativa si è adeguata e hanno avuto il nulla osta da parte del Congresso di Stato quattro società con sede a San Marino che in questo momento si stanno attrezzando per avviare la produzione, e quindi chiedere a noi, dell'Authority Sanitaria l'autorizzazione per avviarla e poi avviare la trasformazione". 

Quattro aziende, dunque, pronte ad operare e – precisa ancora Muccioli – “tra le tante richieste di società interessate, due ad oggi sono già in fase avanzata di preparazione della documentazione”. 

Secondo la testata locale la prospettiva in generale è particolarmente allettante sul fronte dei ricavi economici e in termini occupazionali: l'obiettivo infatti è quello di diventare mercato di riferimento per l'Italia guardando all'Europa.

Sulle caratteristiche produttive sottolinea che: “Le società che vogliono operare nel settore della cannabis possono farlo solo con la finalità della produzione di un farmaco. Quindi, prima nella parte iniziale della coltivazione dovranno essere seguiti tutti i regimi riconosciuti a livello internazionale di good practices per fare un farmaco, dopodiché il prodotto dovrà essere trasformato in una officina farmaceutica, autorizzato da Aifa o un ente internazionale come l'Ema, per farlo poi riconoscere come farmaco. Quindi da noi uscirà come un qualsiasi altro farmaco stupefacente utilizzato a fini terapeutici".

E in Italia?

In Italia come sappiamo ad oggi la produzione di cannabis terapeutica è in regime di monopolio presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, che però negli anni ha avuto diversi problemi, non ultimo quello segnalato l’estate scorsa dalle risorse sindacali. 

In Italia nell’aprile del 2022 è stata lanciata una manifestazione di interesse per le aziende private che fossero interessate a produrre cannabis terapeutica, che avrebbero dovuto rispettare una serie di condizioni. A fine novembre erano stati aperti i plichi delle domande consegnate dei 42 partecipanti e nel marzo del 2023 erano state comunicate le 6 aziende che avrebbero avuto accesso alla fase 2.

Sarebbe dovuta seguire la fase 3, che prevede la conferma della manifestazione d’interesse e la trasmissione degli inviti alla procedura ristretta e infine la fase 4, che prevede l'avvio della sperimentazione con valutazione finale e giudizio di idoneità degli Operatori Economici, ma ad oggi non sono state comunicate ulteriori notizie. 

 

10 gennaio 2024
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