Cannabis terapeutica: uno studio australiano evidenzia benefici duraturi nella qualità della vita
Un'importante ricerca condotta in Australia ha evidenziato che i pazienti a cui è stata prescritta cannabis terapeutica hanno mantenuto miglioramenti significativi nella qualità della vita per un periodo di 12 mesi.
Lo studio, noto come QUEST (QUality of life Evaluation STudy) e pubblicato su Plos One ha coinvolto oltre 2.300 partecipanti con condizioni croniche, monitorando parametri come dolore, affaticamento, disturbi del sonno, ansia e depressione.I risultati hanno mostrato che i benefici osservati nei primi tre mesi di trattamento si sono mantenuti nel tempo, suggerendo un effetto duraturo della terapia.
Un ampio spettro di condizioni trattate
I pazienti coinvolti nello studio presentavano una varietà di condizioni croniche, tra cui ansia generalizzata, insonnia, dolore cronico e disturbi post-traumatici da stress (PTSD).La cannabis terapeutica ha mostrato efficacia nel migliorare i sintomi associati a queste condizioni, con un impatto positivo sulla qualità della vita complessiva dei pazienti.
Lo studio e i pazienti
"L'età variava tra 18 e 97 anni (media 50,4 anni)", scrivono i ricercatori, spiegando che: "il 62,8% era di sesso femminile. Le condizioni croniche comunemente trattate includevano dolore muscoloscheletrico, dolore neuropatico, insonnia, ansia e disturbo misto depressivo e ansioso. Sono stati osservati miglioramenti clinicamente significativi nell'HRQL (Qualità della vita correlata alla salute), affaticamento e disturbi del sonno. I partecipanti con diagnosi di dolore cronico hanno riscontrato un miglioramento clinicamente significativo nei punteggi relativi al dolore, all'intensità del dolore e all'interferenza del dolore. Si è registrato un miglioramento significativo nell'ansia e nella depressione per i soggetti con ansia o depressione, ma non si è osservato alcun miglioramento della funzionalità motoria nei soggetti con disturbi del movimento. Tutti i miglioramenti osservati sono stati statisticamente significativi".
Miglioramenti statisticamente significativi
Secondo gli autori i risultati dello studio QUEST suggeriscono che la cannabis terapeutica può rappresentare un'opzione valida per i pazienti che non rispondono adeguatamente ai trattamenti convenzionali. Queste evidenze potrebbero influenzare le decisioni cliniche e le politiche sanitarie, promuovendo l'integrazione della cannabis terapeutica nei protocolli di trattamento per determinate condizioni croniche.
Nelle conclusioni scrivono infatti che: "Miglioramenti statisticamente significativi e clinicamente significativi nella qualità di vita correlata alla salute (HRQL), nell'affaticamento e nei disturbi del sonno si sono mantenuti per 12 mesi nei pazienti a cui era stata prescritta cannabis terapeutica per patologie croniche. Anche ansia, depressione, insonnia e dolore sono migliorati nel tempo nei soggetti con patologie corrispondenti"
Sebbene i risultati siano promettenti, lo studio presenta alcune limitazioni, come l'assenza di un gruppo di controllo.Pertanto, è necessaria ulteriore ricerca, inclusi studi clinici randomizzati, per confermare l'efficacia e la sicurezza della cannabis terapeutica nel lungo termine e per comprendere meglio i meccanismi d'azione coinvolti .