Cannabis in Australia tra boom di prescrizioni e caos regolatorio

Cannabis in Australia tra boom di prescrizioni e caos regolatorio

Sempre più pazienti in Australia usano cannabis per curarsi, ma il sistema delle prescrizioni fa discutere medici e autorità

Negli ultimi anni, l'Australia ha assistito a una crescita esponenziale nell'uso della cannabis medica.Legalizzata nel 2016, questa terapia è diventata una soluzione per oltre un milione di pazienti affetti da dolore cronico, epilessia e altre patologie.Tuttavia, il rapido sviluppo del settore ha sollevato preoccupazioni tra professionisti sanitari e autorità regolatorie, che temono un uso improprio e una regolamentazione insufficiente.

Crescita del mercato e preoccupazioni emergenti

Il mercato australiano della cannabis medica è valutato quasi 1 miliardo di dollari, al secondo posto a livello globale dopo quello della Germania, con proiezioni che indicano un raddoppio entro il 2028.Tuttavia, questa espansione ha portato a un aumento delle prescrizioni di prodotti ad alto contenuto di THC, con alcune cliniche telematiche che sono state accusate di prescrivere cannabis con leggerezza, mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti.

L'Australian Health Practitioner Regulation Agency (AHPRA) ha avviato un'indagine sulle pratiche prescrittive, rivelando che alcuni medici hanno emesso oltre 10mila prescrizioni di cannabis ad alto contenuto di THC in sei mesi.La Therapeutic Goods Administration (TGA) ha segnalato casi in cui un singolo medico ha trattato più di 31mila pazienti nello stesso periodo.L'Australian Medical Association (AMA) ha espresso preoccupazione per l'abuso dei programmi di accesso speciale, sottolineando la necessità di una regolamentazione più rigorosa.

Impatto sui pazienti e sulla fiducia pubblica

Per garantire la sicurezza dei pazienti e la sostenibilità del settore, secondo le autorità, è essenziale implementare riforme che includano:

  • Linee guida prescrittive più rigorose.

  • Educazione dei medici sull'uso appropriato della cannabis medica.

  • Controlli di qualità sui prodotti importati.

  • Maggiore trasparenza nelle pratiche delle cliniche telematiche.

Solo attraverso un equilibrio tra accessibilità e regolamentazione sarà possibile sfruttare appieno i benefici della cannabis medica, proteggendo al contempo la salute pubblica.

*Foto di copertina di Dan Freedman su Unsplash

28 maggio 2025
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