La Germania è diventata il più grande mercato di cannabis terapeutica del mondo

La Germania è diventata il più grande mercato di cannabis terapeutica del mondo

Dalla legalizzazione dell'uso medico in Germania del 2017 sono passati 8 anni: tanto è bastato per creare il mercato di cannabis terapeutica più grande al mondo

In soli 8 anni la Germania si è trasformata in una vera e propria potenza mondiale nel settore della cannabis terapeutica, creando quello che oggi è il mercato più grande al mondo

Era il 2017, infatti, quando la Germania legalizzò la produzione la distribuzione di cannabis ad uso medico sul territorio nazionale, con una legge arrivata quattro anni dopo quella italiana, del 2013, e 2 anni dopo che nel 2015 il decreto Lorenzin inquadrò le norme attivando la produzione nazionale presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. 

Oggi, una rete sempre più capillare di farmacie, importazioni ai massimi storici e un sistema regolatorio che ha aperto nuove strade, Berlino si è presa il primo posto sul podio globale. E i numeri parlano chiaro.

Un’esplosione senza precedenti

Nel solo primo trimestre del 2025, la Germania ha importato oltre 37 tonnellate di cannabis medica. Per avere un’idea della portata, si tratta di quasi cinque volte in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Una crescita impressionante, che rende il mercato tedesco il più grande al mondo per volumi importati.

Le stime parlano chiaro: se il ritmo dovesse restare stabile, entro la fine dell’anno si supereranno facilmente le 150 tonnellate totali. Un traguardo che fino a pochi anni fa sembrava impossibile.

Canada al comando delle esportazioni

Gran parte della cannabis medica importata in Germania arriva dal Canada, che si conferma il primo fornitore. Solo nei primi tre mesi del 2025, le aziende canadesi hanno esportato in Germania oltre 16 tonnellate di prodotto, seguite dal Portogallo e dalla Danimarca. Il Canada può contare su una produzione certificata secondo gli standard europei (EU-GMP), il che rende le sue aziende partner privilegiati nel mercato europeo.

Una rete capillare di farmacie

A contribuire alla crescita del settore tedesco è anche la diffusione del prodotto sul territorio. Oggi una farmacia su sette in Germania offre cannabis medica ai pazienti. Sono circa 2.500 esercizi, sparsi in tutto il Paese, che distribuiscono preparati prescritti da medici specializzati per trattare patologie come dolore cronico, disturbi neurologici, ansia o insonnia.

Il giro d’affari? Secondo le ultime stime, si aggira intorno ai 500 milioni di euro l’anno, ma c’è chi prevede che potrebbe presto avvicinarsi al miliardo.

Dal CanG alle sfide politiche

Ad accelerare la crescita è stata anche l’entrata in vigore del Cannabis Act (CanG) nell’aprile 2024, una legge che ha semplificato l’accesso terapeutico e reso più chiaro il quadro normativo. Grazie a questa riforma, è aumentata la possibilità per i pazienti di ottenere prescrizioni attraverso la telemedicina e ricevere i prodotti direttamente a domicilio.

Tuttavia, l’espansione del mercato non è priva di ostacoli. Con il recente rafforzamento dei partiti conservatori in Parlamento, si stanno alzando voci critiche, e alcune misure potrebbero essere riviste nei prossimi mesi, soprattutto quelle legate alla telemedicina.

Un modello europeo?

Nonostante le tensioni politiche, la Germania rimane oggi il punto di riferimento in Europa per la cannabis medica, e non solo. Il suo modello — basato su produzione certificata, distribuzione capillare e attenzione alla sicurezza — potrebbe presto ispirare altri Paesi, ancora fermi a sistemi più rigidi o limitati.

In uno scenario globale dove l’interesse verso la cannabis terapeutica cresce di anno in anno, la Germania ha già preso il largo. E la sua "green economy" non sembra intenzionata a rallentare.

12 giugno 2025
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