Le regole e le buone pratiche per la corretta manipolazione dell'infiorescenza di cannabis medica, a seconda delle preparazioni
Quando il farmacista galenista acquista infiorescenze essiccate di cannabis medica, questa può presentarsi in diverse forme: infiorescenze intere, parti di esse, granulati o macinati.
Mentre granulati e i macinati non pongono particolari difficoltà nella loro manipolazione, la gestione dei fiori interi richiede invece maggiore attenzione, specialmente nella preparazione delle cartine, per garantire che le proprietà terapeutiche rimangano inalterate fino al momento dell’utilizzo da parte del paziente.
Le diverse forme di cannabis medica
A seconda della varietà acquistata, la cannabis medica può arrivare in farmacia sotto forma di:
- fiore intero o parti di esso;
- granulato;
- macinato.
Nulla è lasciato alla scelta del farmacista: è il produttore che decide (a monte) su come manipolare e poi vendere il fiore di cannabis.
Nel caso della preparazione di cartine per uso orale (tisane) o inalatorio (es. vaporizzazione), quando si utilizzano i fiori interi, il farmacista deve adottare particolari accorgimenti per preservare l’integrità dei tricomi, strutture ghiandolari che contengono oli e principi attivi come cannabinoidi e terpeni.
Se durante la manipolazione delle infiorescenze – operazione che generalmente serve per aggiustare il dosaggio – si sminuzzano o spezzettano eccessivamente, si rischia di perdere parte delle sostanze attive, compromettendo così l’efficacia terapeutica del preparato. Per questo motivo, mentre il granulato viene gestito così come arriva dal fornitore, i fiori interi devono essere trattati con attenzione per mantenerne l’integrità.
La manipolazione delle infiorescenze: regole e buone pratiche
È importante sottolineare che non esiste alcuna normativa che obblighi il farmacista a sminuzzare le infiorescenze per la preparazione di cartine o bustine di cannabis medica. Pertanto, è compito del farmacista stesso, in base alla sua esperienza e competenza, adottare la tecnica più adeguata per preservarne le proprietà.
Anche il materiale utilizzato per il confezionamento gioca un ruolo cruciale. La carta oleata, sebbene sia un metodo tradizionale, non è ideale, poiché può favorire la dispersione accidentale del prodotto e l’ingresso di luce e aria, con conseguente degradazione delle resine (e quindi dei principi attivi). Per una conservazione ottimale, è preferibile l’utilizzo di bustine autosigillanti o termosigillate, che garantiscono una maggiore protezione.
Quando è il momento giusto per grindare o spezzettare i fiori?
La domanda sorge spontanea: quando è meglio sminuzzare le infiorescenze? La risposta è semplice: appena prima della somministrazione. Questo accorgimento consente di aumentare la superficie di esposizione a luce, aria e calore solo nel momento in cui il prodotto deve essere utilizzato, evitando così una degradazione precoce delle sostanze attive.
Infine, un consiglio pratico: per la preparazione di un decotto (o tisana) a base di cannabis medica, partendo da parti grossolane di cannabis grezza, è consigliabile sminuzzare il prodotto con una lama affilata o un grinder. In questo modo, si ottimizza la superficie di esposizione, migliorando l’estrazione dei principi attivi e rendendo più efficace il preparato.