La cannabis terapeutica ha una scadenza?

La cannabis terapeutica ha una scadenza?
A cura di
Farmacia Ternelli

Farmacia Ternelli

La Farmacia Ternelli è specializzata da quasi 20 anni in preparazioni galeniche di farmaci: da capsule, bustine, estratti a iniettabili. È in grado di fornire farmaci in tutta Italia, secondo le esigenze di ciascun paziente.

 

Conservazione e scadenza indicativa dei vari preparati a base di cannabis e i consigli per valutare la degradazione

Come tutti i farmaci, anche i prodotti derivati dalla lavorazione della Cannabis terapeutica, hanno una data di scadenza che, generalmente, viene calcolata a partire dalla data di preparazione e si determina in funzione della forma farmaceutica. 

Quando si utilizza Cannabis medica, indipendentemente dalla via di somministrazione, seguire le indicazioni del Farmacista è fondamentale affinché la data di scadenza sia attendibile. A prescindere dalla data scritta sopra l’etichetta, se il preparato o le infiorescenze non sono conservate correttamente potrebbe verificarsi una degradazione dei principi attivi, con conseguente riduzione dell’efficacia terapeutica. Inoltre, una conservazione impropria può favorire la proliferazione microbica compromettendo anche la qualità e la sicurezza del prodotto.

In questo articolo vediamo per le forme farmaceutiche più comunemente utilizzate, qual è la data di scadenza e le modalità di conservazione.

Modalità di conservazione e scadenza dei preparati a base di Cannabis

INFIORESCENZE (cartine/bustine)

Conservazione: le infiorescenze andrebbero conservate nel contenitore originale fornito dalla farmacia, al riparo da luce, aria e ad una temperatura compresa tra i 15°C e i 25°C. Se le infiorescenze devono essere conservate per lunghi periodi è consigliabile conservale in freezer ad una temperatura compresa tra i -18 e i  -20°C.  

Scadenza indicativa: se conservate correttamente, al riparo da luce e umidità, le cartine possono conservarsi fino a massimo 6 mesi dalla data di preparazione.

OLII di CANNABIS

Conservazione: l’olio di Cannabis deve essere conservato all’interno della confezione originale fornita dal farmacista e al riparo da luce e aria. Entro qualche giorno dalla preparazione è meglio porlo in frigorifero poiché a temperatura ambiente potrebbe verificarsi una perdita importante di principi attivi. Tuttavia, se preparato in olio di oliva, la conservazione in frigo potrebbe causare la solidificazione dell’olio; in tal caso, si consiglia di lasciarlo a temperatura ambiente per qualche minuto e agitarlo prima di utilizzarlo. 

Scadenza indicativa: Se conservato correttamente, l’olio mantiene la stabilità dei principi attivi per circa 4 mesi dalla data di preparazione. Dopo tale periodo, potrebbe verificarsi una lieve degradazione dei principi attivi, con conseguente possibile riduzione degli effetti terapeutici. 

Per quanto riguarda la scadenza di oli ed estratti la metodica di preparazione utilizzata influenza anche la data di scadenza nonché la stabilità del prodotto. Per questo è importante fare riferimento al Farmacista preparatore dal quale si acquista il preparato a base di Cannabis.

TINTURE

Conservazione: essendo la tintura a base alcolica è importante mantenerla al riparo dalla luce e dal calore per evitare l’evaporazione dell’alcool. Si consiglia dunque di conservarla in contenitori ben chiusi, in vetro scuro e sempre in frigorifero.

Scadenza indicativa: Le tinture essendo a base di alcol sono più stabili e possono durare fino ad un paio di anni, tuttavia dipende come sempre dalle modalità di preparazione e conservazione. Se conservate in modo errato possono degradarsi anche entro 2 settimane dalla data di preparazione.

RESINE

Conservazione: le resine devono sempre essere conservate al riparo dalla luce e dall’aria e in frigorifero. La conservazione a temperatura ambiente comporta una perdita importante di principi attivi. Se la consistenza dovesse risultare troppo “solida” può essere riscaldata a bagnomaria.

Scadenza indicativa: se mantenute a tra 0 e 6°C la resina conserva la stabilità dei principi attivi fino a massimo 4 mesi dalla data di preparazione.

CAPSULE ORALI O PER TISANA

Conservazione: anche se l’involucro di gelatina della capsula offre una protezione maggiore rispetto alle cartine, le capsule vanno conservate al di sotto dei 25°, al riparo dall’umidità, dalla luce e dal calore e possibilmente all’interno della pilloliera che viene fornita. 

Scadenza indicativa: se conservate correttamente possono conservarsi fino a 3 mesi dalla data di preparazione.

PILLOLE AL CIOCCOLATO (CIOCCOLATINI)

Conservazione: non è obbligatorio conservarli in frigorifero, ma è consigliato in caso di temperature estive superiori ai 25-30°C. 

Scadenza indicativa: massimo 6 mesi

Come valutare la degradazione del preparato? 

La valutazione delle proprietà organolettiche dei preparati a base di Cannabis medica è importante per verificare la qualità del prodotto ed eventuali variazioni dovute alla conservazione evitando il rischio di utilizzare un prodotto degradato e privo ormai di effetti terapeutici.  

L’osservazione delle proprietà organolettiche tiene in considerazione:

  • Profumo: il profumo rappresenta un indicatore fondamentale della qualità della Cannabis, in particolare per le infiorescenze destinate all’inalazione. Un prodotto fresco e ben conservato presenta un aroma intenso e complesso, derivante principalmente dai terpeni, composti aromatici responsabili del caratteristico odore della pianta. La perdita o la modifica del profumo originale, come la presenza di un odore di "umidità" o di muffa, può indicare una conservazione inadeguata o la degradazione del prodotto.
  • Consistenza alterata: la consistenza è particolarmente rilevante per i preparati solidi destinati all’assunzione orale, come capsule o compresse, ma anche per le infiorescenze. Una consistenza appiccicosa, troppo friabile o al contrario eccessivamente dura rispetto allo standard può suggerire l’esposizione a condizioni ambientali non ottimali, come umidità elevata o temperature inadeguate. Per gli oli, una separazione dei componenti o una variazione nella viscosità potrebbe segnalare un’alterazione del prodotto.
  • Gusto alterato: il gusto è un altro parametro importante, soprattutto per gli oli e gli estratti destinati all’assunzione sublinguale. Un sapore particolarmente amaro, rancido o diverso dal consueto può indicare ossidazione, contaminazione o un processo di degradazione chimica. È sempre consigliabile fare riferimento al gusto caratteristico del prodotto per riconoscere eventuali anomalie.
  • Eventuale presenza di muffa: la muffa rappresenta un segnale di allarme evidente, specialmente nelle infiorescenze. Può manifestarsi sotto forma di macchie bianche, grigie o verdastre, che si sviluppano in condizioni di conservazione umide o con insufficiente ventilazione. L’inalazione di prodotti contaminati da muffe può essere pericolosa, causando irritazioni respiratorie o infezioni, specialmente nei pazienti immunocompromessi. Un attento esame visivo e olfattivo delle infiorescenze è dunque essenziale per garantire la sicurezza del prodotto.

Il monitoraggio delle proprietà organolettiche dei preparati a base di Cannabis medica è quindi indispensabile per verificare la qualità e l’integrità del prodotto. Profumo, consistenza, gusto ed eventuale presenza di muffe sono segnali chiave per rilevare alterazioni o contaminazioni. Una corretta conservazione, rispettando le indicazioni del farmacista preparatore, è il primo passo per preservare le caratteristiche organolettiche e garantire un’efficace azione terapeutica.

In caso di dubbi sulla qualità o sulla conservazione dei preparati a base di Cannabis medica, è fondamentale rivolgersi al proprio farmacista preparatore. Se si hanno dubbi sulle modalità di conservazione o le date di scadenza, o si sospetta che il prodotto possa aver subito un processo di degradazione è consigliabile chiedere direttamente a chi ha preparato il prodotto. 

 

22 gennaio 2025
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