Francia: ok alla cannabis medica, ma senza infiorescenze

Francia: ok alla cannabis medica, ma senza infiorescenze

Nel 2025 in Francia partirà il nuovo programma per la cannabis medica

La sperimentazione della cannabis terapeutica in Francia, iniziata nel 2021, terminerà alla fine di quest'anno per vedere nel 2025 il debutto del nuovo programmma ufficiale con una prima novità: tra i vari metodi di dispensazione della cannabis i pazienti non avranno a disposizione le infiorescenze. Lo ha annunciato l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei Farmaci (ANSM) suscitando dubbi e perplessità tra associazioni, pazienti e medici. 

Cannabis terapeutica: la sperimetazione francese

La sperimentazione sulla cannabis terapeutica in Francia ha raggiunto il suo obiettivo di partecipazione con 3.035 pazienti che hanno aderito al programma, e 1.842 che continuano a essere monitorati e curati. Secondo un rapporto pubblicato per chiarire i dettagli dell’ultimo anno dell’esperimento, l’efficacia della cannabis terapeutica è stata confermata nelle diverse indicazioni supportate dall’esperimento, con un’efficacia mantenuta per diversi mesi per la maggior parte dei pazienti.

Francia: le infiorescenze non più prescrivibili

La direzione futura è quindi quella di un uso diffuso della cannabis terapeutica in Francia con un quadro normativo supervisionato dall’ANSM. L'agenzia ha precisato che la sperimentazione terminerà il 26 marzo 2024 per poi entrare in un periodo transitorio, fino a quando non saranno resi disponibili i medicinali a base di cannabis autorizzati dalla stessa agenzia. L'ultimo anno della sperimentazione vedrà quindi i pazienti attuali continuare il trattamento nell'ambito di un programma di follow-up, mentre le nuove registrazioni cesseranno dopo il 26 marzo. La novità è che le infiorescenze di cannabis non potranno più essere prescritte né consegnate ai pazienti. 

Sebbene durante il programma pilota le infiorescenze sono state prescritte solo a 100 pazienti, la brusca interruzione del trattamento e la mancanza di farmaci alternativi hanno suscitato perlpessità nella comunità medica francese.

Business of Cannabis riporta che il dottor Nicolas Authier, che ha svolto un ruolo chiave nel programma pilota, ha dichiarato: “Ciò che ci sorprende come medici è la brutalità della decisione. Pensavamo che avremmo avuto il tempo di interrompere gradualmente la terapia. L’interruzione di un trattamento intrapreso per diversi anni non può essere effettuata in due settimane, ma in diversi mesi. Ciò potrebbe avere un impatto significativo sul dolore avvertito dai pazienti”.

L'ANSM ha infatti chiesto di non prescrivere più infiorescenze nel periodo transitorio, "ad eccezione dei pazienti nei quali il loro utilizzo sarà solo per un breve periodo, come ad esempio in alcune situazioni palliative" e di interrompere gradualmente il trattamento nei pazienti attuali.

Anche la Spagna sulla stessa linea?

In Spagna, dove attualmente non c'è una legge che regola il sistema della cannabis terapeutica, sembra che il governo voglia sposare la stessa linea. Il ministro della Salute spagnolo aveva lanciato una consultazione pubblica, che si è chiusa il 4 marzo, per ricevere proposte sulla legge in oggetto. 

SecondoNewsweed, testata francese che si occupa di cannabis, dalla bozza di decreto circolata fino ad ora sembra che saranno autorizzati solo gli oli ed estratti standardizzati che verranno poi utilizzati per realizzare “preparazioni magistrali”. In un post sui social media, il Consiglio dei pazienti della IACM, associazione internazionale per la cannabis in medicina, ha affermato che l’assenza dei fiori è “tutt’altro che ideale per i pazienti che trovano l’olio meno efficace”, suggerendo che questi pazienti potrebbero non avere altra scelta che rivolgersi al mercato illecito.
 

25 marzo 2024
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