Il mercato tedesco della cannabis medica continua a crescere: importazioni ai massimi storici, nuovi limiti regolatori e un ruolo centrale per Canada e Portogallo
Negli ultimi mesi la Bundesinstitut für Arzneimittel und Medizinprodukte (BfArM) ha registrato un’ulteriore crescita delle importazioni di cannabis destinata a uso medico e scientifico in Germania: nel terzo trimestre del 2025 sono state importate 56.915 kg di fiori essiccati o equivalenti, segnando un aumento del 19% rispetto al trimestre precedente. Un dato che conferma la tendenza in atto da mesi: il mercato medico-cannabis tedesco si sta espandendo a ritmo sostenuto, superando già per i primi nove mesi dell’anno le importazioni totali dell’intero 2024 (circa 142 tonnellate contro circa 72 tonnellate dell’anno precedente).
Origine dell’import: Canada e Portogallo
La Germania continua a dipendere in misura significativa dall’estero per la fornitura di cannabis medica. In particolare, il Canada si conferma come principale fornitore: nei primi tre trimestri del 2025 già circa 66.237 kg sono arrivati da oltre Atlantico. Al secondo posto si colloca il Portogallo, che ha visto le proprie spedizioni aumentare da circa 17 tonnellate (2024) a oltre 42 tonnellate nel 2025. Questo scenario evidenzia non solo la forte interdipendenza tedesca dalle produzioni estere, ma anche una catena logistica europea in evoluzione, in cui il Portogallo funge sempre più da hub per l’export.
In risposta alla domanda crescente, il BfArM ha elevato il tetto autorizzato per le importazioni da 122 tonnellate a circa 192,5 tonnellate all’anno. Questa misura è indicativa di quanto il sistema tedesco stia puntando a garantire la disponibilità di cannabis medicinale standardizzata, ma apre anche interrogativi sulle modalità di approvvigionamento, la qualità e la sostenibilità delle forniture.
Implicazioni per i pazienti e il sistema sanitario tedesco
Dal punto di vista dei pazienti, l’aumento delle importazioni può significare una maggiore disponibilità di varietà e potenzialmente più scelta terapeutica. Tuttavia, occorre considerare altri fattori: le proposte legislative in corso stanno ad esempio valutando restrizioni all’accesso online, alla prescrizione via telemedicina e alla consegna per corriere. In altre parole: sebbene la disponibilità fisica aumenti, le modalità di accesso potrebbero subire in futuro modifiche importanti, il che richiede attenzione da parte di operatori e pazienti. Con l’importazione in crescita, aumentano ovviamente le responsabilità in termini di qualità e conformità. La Germania richiede che i prodotti importati rispettino standard rigorosi, tra cui la certificazione GMP (Good Manufacturing Practice) e la tracciabilità completa del lotto.
Prospettive per l’Italia e per l’Europa
Per l’Italia e per il mercato europeo della cannabis terapeutica, la situazione tedesca costituisce un indicatore prezioso: un mercato grande-consumatore che agisce da “motore” dell’import europeo. L’Italia, che importa anch’essa cannabis medicinale in quantità crescente, può trarre insegnamento in tema di approvvigionamento, partnership internazionali, normative e tracciabilità. Inoltre, il modello tedesco evidenzia come il controllo della filiera e la regolamentazione siano diventati fattori critici per la stabilità del sistema.















