Permettere alle farmacie di importare materie prime a base di cannabis da tutto il mondo, amplierebbe la scelta a disposizione per medico e paziente
Quale sarebbe la prima cosa che cambierebbe nel settore della cannabis medica italiana il farmacista Tommaso Pelagatti, esperto preparatore di cannabis medica presso la farmacia Tilli?
"La possibilità, come farmacia, di importare materie prime certificate o da certificare, ovunque nel mondo". Perché? "Perché in questo modo si potrebbe allargare la finestra di medicinali a base di cannabis allestiti in farmacia per il paziente e il medico avrebbe a disposizione un ventaglio di varietà standardizzate, che gli permetterebbero di studiare la specifica linea genetica per la specifica patologia".
Secondo Pelagatti sarebbe una novità che permetterebbe innanzitutto di rispondere ai bisogni dei pazienti e poi anche alle necessità scientifiche. "Il punto di partenza è quello di non essere obbligati, come farmacisti, a prendere determinate genetiche e varietà, ma avere la possibilità di acquisire la materia prima più specifica possibile per quella pattologia".
Questa video-intervista è stata realizzata da Cannabisterapeutica.info durante il CBD & Medical Cannabis Forum di Firenze.
















