Cannabinoidi e insonnia: quali sono i benefici del CBN? Lo racconta Marco Ternelli, farmacista esperto nella dispensazione di cannabis, in questo articolo
E se cambiasse il protagonista? Per una volta mettiamo da parte THC e CBD, i cannabinoidi più “famosi” e concentriamoci sul CBN (cannabinolo) un fitocannabinoide “minore”, prodotto della degradazione del THC, che non possiede effetti psicotropi ma sembra, invece, essere efficace nel favorire il sonno.
Vediamo meglio cos’è, come agisce e cosa ci dicono gli studi più recenti.
Cos'è il CBN?
Il CBN condivide la struttura chimica dei fitocannabinoidi ma non deriva da forme acide (es. CBNA, che non esiste), ma dall’acido tetraidrocannabinoico (THCA) quando quest’ultimo entra in contatto con aria, fonti di calore o di luce. Di fatto il CBN non è rilevabile nell’infiorescenza fresca ma in soltanto in quella essiccata/invecchiata ed è per questo che viene considerato come un marker (indicatore) dello stato di conservazione della cannabis.
A livello chimico, quindi, il CBN è simile al THC, ma molto meno potente: non possiede effetti psicoptropi (o comunque molto lievi) ma sembra, tuttavia, esercitare un effetto rilassante e favorente il sonno.
CBN e sonno: qual è il legame?
Diversi studi presenti in letteratura esplorano il potenziale del CBN come aiuto per dormire meglio. Vediamo cosa sappiamo finora.
Studi sugli animali
Uno studio pubblicato su Neuropsychopharmacology nel 2025 ha osservato l’effetto del CBN su ratti da laboratorio. I risultati sono stati promettenti e hanno evidenziato:
- aumento del 22% del tempo totale di sonno;
- miglioramento sia del sonno NREM (non-REM) che della fase REM;
- effetto simile allo zolpidem ma senza alterazioni eccessive dell’architettura del sonno.
Il CBN sembra agire sia direttamente, legandosi ai recettori CB1 (in modo molto più blando rispetto al THC) del cervello, sia attraverso un metabolita attivo, chiamato 11-OH-CBN, che ne potenzia l’effetto sedativo.
Un altro studio ha evidenziato un’altra azione interessante: il CBN inibisce un enzima (CYP1A2) che normalmente smaltisce la melatonina, l’ormone che regola i ritmi circadiani e il sonno. Questo porterebbe ad un aumento dei livelli di melatonina nel sangue, contribuendo ulteriormente all’effetto sedativo.
Studi sull’uomo
Gli studi sull’uomo sono ancora in evoluzione. Uno dei principali studi disponibili (Bonn-Miller et al., 2024) ha coinvolto 293 adulti con disturbi del sonno. I partecipanti hanno assunto 20 mg di CBN al giorno per una settimana. I risultati hanno riportato una diminuzione dei risvegli notturni ma, tuttavia, nessun cambiamento significativo nel tempo necessario per l’addormentamento o nella durata totale del sonno.
Alcune informazioni interessanti emergono anche dai dati riportati dai pazienti che mostrano che Il CBN, soprattutto se combinato con melatonina migliora la qualità del sonno ed è ben tollerato nella maggior parte dei casi.
Effetti collaterali: ce ne sono?
In genere il CBN è ben tollerato, ma ad alte dosi, potrebbe causare:
- sonnolenza residua al mattino;
- bocca secca;
- vertigini leggere;
- senso di spossatezza o “mente annebbiata”.
Inoltre, il CBN può interagire con alcuni farmaci. In particolare:
- può potenziare l’effetto della melatonina (prolungandone la durata);
- può rallentare lo smaltimento della caffeina (aumentando l’ansia o l’insonnia se assunta di sera);
- va usato con cautela se si assumono farmaci come warfarin, teofillina o ansiolitici.
Attenzione a non confondere alcuni di questi effetti con il THC (e viceversa): in passato, per prodotti (es. oli) contenti THC ma anche alti livelli di CBN, alcuni pazienti lamentavano dizzines (vertigini + intontimento) adducendola al THC, quando molto probabilmente erano effetti legati al CBN.
CBN o CBD per dormire?
Ottima domanda. In linea generale:
- il CBN sembrerebbe favorire il sonno continuo, riducendo i risvegli notturni. È indicato soprattutto per chi si sveglia spesso di notte;
- il CBD riduce invece l’ansia e favorisce il rilassamento. Indicato maggiormente per chi ha difficoltà ad addormentarsi.
E la loro associazione?
Il CBN, sebbene sia solo un agonista leggero dei recettori CB₁, ha mostrato in modelli animali un aumento del sonno totale, soprattutto grazie anche al suo metabolita attivo 11‑OH‑CBN, più potente del composto originario. Il CBD, a sua volta, è noto per le sue proprietà ansiolitiche e rilassanti, che possono favorire l’addormentamento, anche se gli effetti sul sonno risultano spesso dipendenti dalla dose. Alcune ricerche cliniche hanno confrontato la somministrazione di CBN isolato rispetto alla combinazione CBN + CBD, ma, tuttavia, non hanno evidenziato un vantaggio significativo nell’associazione: la riduzione dei risvegli notturni è simile in entrambi i casi.
In sintesi: il CBN può supportare l’azione sedativa e favorente il sonno del CBD, soprattutto nei casi in cui l’insonnia sia legata all’ansia o alla difficoltà ad addormentarsi, ma al momento non ci sono evidenze così solide da sostenere che la combinazione sia più efficace del CBN o CBD da soli.
Domande frequenti
Il CBN “sballa” come il THC?
No: la sua affinità per i recettori CB1 è molto più bassa. Alcuni avvertono un lieve rilassamento corporeo, raramente euforia.
Meglio CBN o CBD per dormire?
Il CBD riduce l’ansia, favorendo rilassamento e sonno; il CBN sembra anch’esso possedere un’azione sedativa ma più indicata per migliorare la qualità del sonno un buon sonno diminuendo i risvegli notturni. Nei blend il CBD non sembra potenziare l’azione del CBN.
E se sto già prendendo farmaci?
Come detto, il CBN può rallentare il metabolismo di warfarin, teofillina, pillola anticoncezionale e dei classici farmaci ipnotici-sedativi.